Salto indietro nel tempo
Il documentario cerca di raccontare, da diversi punti di vista, quei mesi in cui tutte le nostre certezze furono intaccate da un giorno all'altro. Con 'Breathe - Fino all'ultimo respiro' si fa un salto indietro nel tempo che molti vogliono dimenticare e di cui non si parla più molto.
Le immagini dell'archivio storico di Primocanale
Con le immagini dell'archivio storico di Primocanale ci troveremo di nuovo immersi nelle strade deserte e vuote, tra le file al supermercato sempre con le mascherine. Il fil rouge è tenuto dalle parole del professor Matteo Bassetti, direttore del dipartimento di malattie infettive Liguria, e diventato volto nazionale proprio durante la pandemia.
Da una parte i ricordi, i racconti di medici e infermieri che hanno rivelato le emozioni, le paure e anche le difficoltà che affrontavano ogni giorno in ospedale. Dall'altro le parole di chi aveva un ruolo istituzionale e si è trovato a dover decidere in una situazione di totale incertezza.
Attraverso le parole di medici e infermieri, registrate proprio in quei luoghi allora off limits per la stampa durante quei mesi, si rivivono le emozioni della prima linea e di chi combatteva ogni giorno contro un virus misterioso senza sapere quando sarebbe finita la battaglia. Si torna in quelle stanze di ospedale che erano impossibili da raggiungere, tra le persone che lottavano tra la vita e la morte, in cui tanti sono stati salvati ma molti sono morti senza i propri cari accanto.
I diversi volti della paura
Per medici e infermieri, allora definiti eroi, la paura aveva diversi volti: quella di ammalarsi; di contagiare i propri familiari; di non riuscire a fare il proprio lavoro. A distanza di quasi cinque anni le parole sono ancora difficili da trovare, e la commozione è ancora presenta nella voce dei protagonisti.
Giorni, settimane e mesi non facili neanche per noi giornalisti di Primocanale che hanno cercato di raccontare quello che accadeva quotidianamente, imparando nuovi termini e nuove situazioni, con la paura che il contagio potesse essere anche nei microfoni o nelle telecamere nelle zone vicino ai pronto soccorso dove eravamo autorizzati a stare.
Tutto cambiò nel 2020
Rivedremo quelle immagini della nostra realtà che allora sembravano prese da film mentre chiusi in casa il mondo cercava certezze tra lockdown, bollettini di morti e tamponi e vite stravolte.
La crisi pandemica ha prodotto enormi conseguenze economiche, sociali e sanitarie e il cammino per uscirne è ancora, per diversi aspetti, lungo.
IL COMMENTO
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