GENOVA - “Rispetto al 25 gennaio scorso, l’occupazione dei posti letto di media intensità in Liguria è scesa di 545 unità, passando da 802 a 257. Per quanto riguarda i posti letto in terapia intensiva, rispetto allo stesso giorno, l’occupazione è invece calata di 29 unità". Così il governatore e assessore alla Sanità di Regione Liguria Giovanni Toti fa il quadro della situazione Covid nella regione. L'ultimo bollettino emesso fa segnare un lieve aumento dei ricoveri ma il dato sul lungo periodo segna il drastico calo dei ricoveri. Da questo lunedì non esistono più le distinzioni di colori tra le zone italiane. Il prossimo 31 marzo terminerà anche lo stato di emergenza.
"In questo momento siamo in una fase di stabilità. Negli giorni scorsi abbiamo assistito a una crescita dei contagi, un segnale di una maggiore circolazione del virus, i cui effetti sono contenuti grazie alla straordinaria campagna vaccinale messa in campo in Liguria. Negli ultimi due giorni, però, il numero complessivo delle persone positive al Covid nella nostra regione è sceso” spiega ancora Toti. Il 26 marzo dell’anno scorso i posti letto occupati erano 672 di cui 67 in terapia intensiva. Risalendo allo stesso giorno del 2020, nel pieno della prima ondata, senza vaccini e con tutte le restrizioni per il contenimento della pandemia, gli ospedalizzati erano 1152, di cui 154 in terapia intensiva. Per quanto riguarda la circolazione del virus, i numeri che si registrano oggi sono inferiori rispetto al picco registrato a fine gennaio scorso: il 23 gennaio registravamo 2703 casi ogni 100mila abitanti a settimana a livello regionale, contro i 677 di oggi.
La campagna vaccinale ha visto la somministrazione di oltre 3000 prime dosi nei primi 26 giorni di marzo, e quasi 40mila terze dosi: su questo fronte, ha ricevuto la dose aggiuntiva l’85,01% delle persone che aveva i requisiti per poterla avere, cioè aver ricevuto la seconda dose da almeno 4 mesi. Sono 1261 a oggi le persone che hanno ricevuto il vaccino a base proteica Novavax, e 449 le quarte dosi somministrate alle persone immunodepresse.
I nuovi casi sono di Covid sono soprattutto legati alla variante Omicron2 e interessa per lo più i piccoli, coloro dunque che hanno una minore percentuale di vaccinazione. Omicron2 spiega Bassetti "non provoca effetti più gravi rispetto alla gemella 1. Sintomi: Naso che cola, mal di testa, febbre anche elevata, stanchezza, dolori muscolari, starnuti e mal di gola, nausea e diarrea. Gusto e olfatto conservati. Durata: 3-7 giorni. Incubazione 2-3 giorni. Si cura con sintomatici. Nei soggetti con fattori di rischio per progredire verso malattia grave si possono usare monoclonali e antivirali orali. Assomiglia molto all’influenza".
IL COMMENTO
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