Sanità

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di Au. B.

GENOVA-Continua a salire il numero degli ospedalizzati a causa dell'infezione da Covid 19 in tutta Italia ma anche in Liguria, che ieri hanno superato i trecento posti letto negli ospedali liguri. Una situazione grave che costringe gli ospedali della Liguria, spiega a Primocanale Emanuele Pontali, direttore delle malattie infettive all'ospedale Galliera, ad aumentare i numeri dei posti letto dedicati alla malattia: "La situazione Covid nel nostro ospedale, come nel resto della Liguria, ha visto, a partire ancora prima del weekend del 4-5 novembre, un costante incremento dei ricoverati ma non solo, anche un incremento dei ricoverati con patologie gravi. Sono una decina le persone che, nel nostro reparto, hanno bisogno del supporto respiratorio, come il casco. Nel resto dell'Ospedale abbiamo aumentato la quantità dei posti letti dedicati a questa patologia."

Un aumento che però mostra, secondo Pontali, l'efficacia del vaccino: "Si è visto un costante aumento di casi che, sentendo quello che dice Alisa, proseguirà anche questa settimana. I dati mostrano che però l'andamento si dovrebbe andare verso un assestamento. A parità di nuovi casi nella popolazione generale, i ricoveri sono circa un terzo rispetto a quelli che erano l'anno scorso nello stesso periodo. Questo è sicuramente è l'effetto dei vaccini anti-Covid, che proteggono le persone facendo avere casi meno gravi e molte persone che, anche se infette, non hanno bisogno dell'ospedalizzazione.  Proprio questo effetto non ha ancora messo in ginocchio gli ospedali liguri.

"Nella maggioranza i casi sono persone non vaccinate, nel nostro caso queste persone sono il 100% dei casi in rianimazione e almeno i tre quarti di quelli che sono ricoverati con le forme più gravi. Il problema è che c'è qualche caso di persone ricoverate vaccinate, ma sarebbero quelle persone che avremmo dovuto proteggere vaccinandoci tutti, perchè magari non rispondono bene al vaccino".

Aperte dalle 12 del 13 dicembre le prenotazioni per vaccinare la fascia 5-11, dopo l'ok dell'Aifa arrivato il primo del mese: "Lo abbiamo già sentito dai pediatri, le manifestazioni gravi da Covid seppur rare si osservano, come la sindrome infiammatoria multisistemica (MIS-C), che hanno portato tanti bambini e ragazzi in terapia intensiva in tutto il mondo, e poi soprattutto sappiamo che una malattia così violenta potrebbe portarsi dietro più strascichi nei bambini che negli adulti, proprio perchè

i bambini sono organismi viventi in fase di sviluppo e nella loro fase di crescita una malattia del genere potrebbe creare gravi problemi.

E' importante per i bambini evitare la dad e l'isolamento sociale, il vaccino potrebbe creare un ambiente sociale più sicuro con una socializzazione maggiore."

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