GENOVA - Via libera della Giunta regionale al 'Documento di progetto' relativo al Progetto Bandiera della Regione Liguria per il Pnrr, validato dal governo con la firma del protocollo d’intesa l’8 giugno scorso e finalizzato alla realizzazione sulla collina degli Erzelli di un ospedale che sarà il primo Centro nazionale di medicina computazionale e tecnologica, finanziato con risorse già individuate per 405 milioni di euro complessivi (280 milioni di euro da Inail, 65 milioni di euro attraverso il Pnrr e 60 milioni di fondi ex articolo 20).
Il Documento, elaborato dal Comitato tecnico scientifico istituito da Regione Liguria il 27 giugno scorso con una forte integrazione tra le componenti clinico organizzativa e scientifica e collegato con il mondo dell’industria ad alta tecnologia, costituisce il passo propedeutico agli accordi programmatici fondamentali per avviare la prima fase progettuale con lo studio di fattibilità tecnico economica: si tracciano infatti i fabbisogni e individuano le superfici e le volumetrie necessarie alla realizzazione del Progetto per complessivi 103mila metri quadrati.
"Questo documento rappresenta un ulteriore passo avanti per la realizzazione del nostro Progetto Bandiera – afferma il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – ed è l’elemento fondamentale per chiudere, nelle prossime settimane, gli accordi programmatici con i soggetti finanziatori, Inail in testa, e l’attuale proprietario delle aree, GHT, e procedere con l’avvio dello studio di fattibilità tecnico economica dell’intera opera. Con la delibera di oggi, il Documento di progetto predisposto dal Comitato tecnico scientifico viene formalizzato e condiviso così da poter avviare quanto prima le fasi successive della progettazione. Siamo convinti che il nostro progetto rappresenti una novità assoluta per il nostro Paese, che ha l’occasione di realizzare a Genova un ‘unicum’ in grado di far progredire l’assistenza sanitaria attraverso la medicina computazionale, perfettamente integrato con le aziende dell'hi-tech presenti agli Erzelli, con l'Istituto Italiano di Tecnologia e con la Scuola Politecnica dell'Università di Genova: è la sanità del futuro - conclude Toti - in grado di sviluppare cure più efficaci, personalizzare, preventive e predittive per rispondere in modo appropriato alla domanda di salute dei cittadini, aumentandone la qualità e l’aspettativa di vita".
In particolare, nel documento si ripercorrono le finalità del Progetto Bandiera, partendo dalle caratteristiche della popolazione ligure e dall’offerta attuale del sistema sanitario regionale per arrivare alla definizione dei 572 posti letto dell’ospedale degli Erzelli, di cui 430 per acuti e 128 di riabilitazione con impiego di ausili robotici. A questi si aggiunge la componente scientifica con il Centro di ricerca traslazionale, i centri servizi, il Centro per la validazione e produzione di terapie avanzate, oltre all’Officina di sperimentazione prototipi e sviluppo modelli computazionali e tecnologici. Alla luce dei potenziali contenuti della struttura, si perviene quindi ad una quantificazione di massima delle volumetrie e delle aree necessarie: almeno 83mila metri quadrati per la parte ospedaliera, circa 16mila metri quadrati per l’area di ricerca e circa 4mila metri quadrati per l’Officina di sperimentazione prototipi e sviluppo dei modelli computazionali e tecnologici, dedicata alle partnership tra i laboratori di ricerca e le unità R&S delle industrie dei settori biomedico e delle scienze della vita. Il fabbisogno complessivo che emerge dal documento è dunque di 103mila metri quadrati, a fronte di un sedime massimo a disposizione di 35mila metri quadri con una potenzialità di 116mila metri quadri edificabili, quindi perfettamente compatibile con il progetto.
IL COMMENTO
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