GENOVA - Con la firma del protocollo d'intesa tra Regione, ospedale Gaslini e Forum del Terzo Settore la Liguria è la prima regione in Italia a riconoscere come figura professionale gli 'operatori di tecniche ludiche', ovvero coloro che nei reparti pediatrici degli ospedali attraverso un apporto basato sul gioco e sull'apprendimento cercano di alleviare il trauma dell'ospedalizzazione ai piccoli pazienti e alle loro famiglie. "Si era presentata una grande difficoltà, soprattutto in periodo Covid, per cui gli operatori di tecniche ludiche, che erano volontari, non potevano entrare nei reparti e dare quindi sollievo ai bambini e alle loro famiglie perché non era riconosciuta questa figura - racconta Simona Ferro, assessore Tutela diritti dell'Infanzia Regione Liguria -. All'interno degli ospedali poteva entrare solo il personale sanitario".
Ad essere riconosciuto è anche il valore di queste figure nel percorso terapeutico dei bambini: "Riconoscere che un'attività ludico-ricreativa, di alleggerimento rispetto a percorsi di cura, non solo può allietare e alleviare il momento del ricovero - spiega Giovanni Toti, presidente Regione Liguria - ma anche integrarsi e diventare parte stessa del percorso ospedaliero, mi sembra particolarmente importante e civile".
Al momento sono stati formati nove operatori, di cui cinque già in attività, che "si affiancano a tutta quella platea di operatori volontari delle diverse associazioni che in questi anni hanno rappresentato anche la ricchezza dell'offerta dell'assistenza ai bambini" dichiara Raffaele Spiazzi, direttore sanitario del Gaslini.
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