GENOVA - Sabato 28 gennaio è il giorno decisivo per la nomina del nuovo direttore generale del Policlinico San Martino di Genova che dovrà prendere il testimone da Salvatore Giuffrida morto improvvisamente lo scorso 17 gennaio. (CLICCA QUI).
Come annunciato da Primocanale (LEGGI QUI) nella giornata di sabato è previsto un incontro tra il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, l'onorevole Matteo Rosso, segretario regionale Fratelli di Italia e Giuseppe Profiti.
Ieri sera un primo vertice in Regione durato oltre un'ora e mezza con il governatore e l'assessore regionale alla sanità Angelo Gratarola. Profiti si è detto disponibile ma questa disponibilità è subordinata al nodo dell'incompatibilità della carica con diversi incarichi che in questo momento ricopre in Liguria e in Italia tra cui: commissario in Calabria per la sanità con la guida di Azienda Zero; coordinatore struttura di missione della Regione Liguria per la sanità e professore universitario all'Università di Genova.
Fare presto questa l'indicazione che arriva da più parti. Se domani, come sembra, si arriverà alla nomina di Giuseppe Profiti la presentazione potrebbe avvenire già lunedì mattina e nel pomeriggio potrebbe già essere organizzato un primo incontro al San Martino, se non con l'intero collegio di direzione, almeno con Gianni Orengo direttore sanitario e attuale facente funzione e Fabrizio Figallo direttore amministrativo.
Un super-Policlinico: dal trapianto di cuore all'IRCCS cardiovascolare
Profiti, catanzarese, 62 anni dagli anni 90 è considerato in Italia uno dei migliori manager nel campo della sanità.
A maggio del 2021 il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti lo ha convinto a tornare a Genova come coordinatore della struttura di missione per la sanità ligure con l'obiettivo di "riportare la sanità a funzionare dopo l’emergenza covid".
Laurea a Genova in scienze politiche a indirizzo amministrativo nel 1985; insegna all'Università di Genova diritto amministrativo e contabilità degli enti pubblici. E' stato ufficiale della guardia di finanza dal 1985 al 1987; consigliere presso la Ragioneria generale dello stato dal 1987 al 1992; vice commissario straordinario dell’istituto nazionale per la Ricerca sul cancro di Genova dal 1993 al 1997; direttore amministrativo del Gaslini di Genova dal 1998 al 2001, dopo aver ricoperto, in rappresentanza dell’Università di Genova, il ruolo di segretario generale del Centro di Biotecnologie Avanzate; direttore generale della Regione Liguria dal 2001 al 2007. Ha guidato il Bambin Gesù per tre mandati dal 2008 al 2015. L'ospedale superò gli standard del Boston Children Hospital e del Great Ormond Street Hospital di Londra e per questo Profiti fu insignito dal ministro della Sanità della medaglia d’oro al valore della Sanità pubblica della Repubblica italiana. Profiti ha inoltre svolto il ruolo di direttore responsabile dell’operazione di salvataggio del San Raffaele di Milano (2011-2012) e successivamente (2013-2016) dell’Istituto Dermatopatico dell’Immacolata (IDI) a Roma.
Di Profiti al Bambin Gesù si ricorda soprattutto il merito di aver portato come direttore del dipartimento di onco-ematologia Franco Locatelli ora presidente del consiglio superiore di sanità. Con lui era nato un nuovo centro sulle cellule staminali arrivando a una nuova frontiera dei trapianti con una tecnica di manipolazione messa a punto per la prima volta al mondo.
IL COMMENTO
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