Crescono sempre più i contagi e le necessità di verificare positività e quarantene da contatto e il sistema va in tilt. E' il cosiddetto "contact tracing", il sistema del tracciamento dei contatti e dell'organizzazione dei tamponi a entrare in crisi nonostante i grandi sforzi e i potenziamenti fatti negli ultimi tempi a causa della crescita esponenziale dei contagi.
A raccontare a Primocanale la situazione in Asl3 Genovese è Giacomo Zappa, responsabile Hub vaccinali e coordinamento gestione pandemia dell'azienda sanitaria: "Nonostante gli incrementi di unità di personale effettuati, l'epidemia è decollata, da una crescita lineare siamo passati a una crescita esponenziale. Impossibile tenere testa alla crescita dei nuovi casi con una attività che sebbene potenziata in questi giorni, inevitabilmente entra in crisi quando il numero dei casi decolla come numeri".
Tra le criticità vi è quella del via della quarantena che, per il rallentamento nell'arrivo dei Gsat o degli appuntamenti per i molecolari al drive, rischia di partire troppo tardi. Ma le nuove decisioni regionali in questo senso dovrebbero andare a ovviare il problema, come spiega il dottor Zappa: "Anche sul versante amministrativo stiamo valutando una serie di interventi che consentano lo snellimento delle procedure e la facilitazione per l'utenza di un iter che in questa fase è ingessato. A titolo di esempio sono stati riconosciuti per la data di inizio quarantena i tamponi rapidi antigenici senza necessità di esecuzione del molecolare. Questo permette sia di accorciare il tempo della quarantena sia la data di inizio quindi la fine del periodo di quarantena. Inoltre è un servizio molto più rapido per la cittadinanza che può utilizzare il tampone rapido già effettuato per calcolare e per certificare l'inizio della quarantena stessa".
IL COMMENTO
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