Sanità

Nell'elenco ufficiale di quelli mancanti o non disponibili, saranno indicati i sostituti a disposizione e medici e farmacisti avranno la possibilità di seguire le indicazioni ufficiali e scientifiche
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di Redazione sanità

GENOVA - Con delibera approvata da Alisa è stato costituito il 'comitato guida' per la gestione dei farmaci carenti. La Liguria diventa così la Regione pilota nel progetto che consentirà, in modo scientifico, di proporre la migliore soluzione alternativa quando un farmaco non è disponibile sul mercato.

Nell'elenco ufficiale di quelli mancanti o non disponibili, saranno indicati i sostituti a disposizione e medici e farmacisti avranno la possibilità di seguire le indicazioni ufficiali e scientifiche.

"Considerando che nella lista pubblicata sul sito dell'agenzia italiana del farmaco, sono circa 3 mila i farmaci carenti o indisponibili, di cui in realtà solo pochissimi mancano di alternative immediate - ha detto l'assessore regionale alla Sanità Angelo Gratarola - Questo progetto consente di dare una risposta particolarmente utile per medici, farmacisti e, soprattutto, per i pazienti. La Liguria come regione pilota potrà essere il punto di riferimento anche per le altre regioni italiane".

Il comitato è coordinato da Barbara Rebesco, direttore di Politiche del farmaco, dispositivi medici, protesica e integrativa di Alisa ed è composto da Domenico Di Giorgio, direttore area ispezioni e certificazioni Aifa, Pierangelo Sarchi direttore sanitario di Alisa; Gabriella Paoli, direttore della s.c. ricerca, innovazione e hta; Gabriele Caviglioli direttore scuola di specializzazione in farmacia ospedaliera di UniGe, dal presidente dell'Ordine dei Medici di Genova Alessandro Bonsignore e dal presidente dell'ordine dei farmacisti di Genova Giuseppe Castello.

La realizzazione del progetto presuppone un approccio multiprofessionale e multidisciplinare: a tale scopo si avvarrà del supporto dei Diar in virtù dell'expertise e della competenza dei componenti, per le necessarie valutazioni e gli approfondimenti clinici. Sarà comunque sempre il medico prescrittore a valutare quale sia la soluzione più idonea, avendo a disposizione tutte le alternative e tutte le caratteristiche del farmaco, oltre a conoscere le condizioni cliniche del paziente.

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