Sanità

Pronzato, Alisa: "L'agenzia dei servizi del ministero della Salute, a dicembre ha sancito che la Liguria è una delle migliori regioni in tema di organizzazione della rete oncologica"
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di Eva Perasso

"Nella nostra regione abbiamo 100mila persone che hanno ricevuto nella loro vita una diagnosi di tumore. Hanno bisogni differenziati, c'è chi ha bisogno di cure intensive o chi può considerarsi guarito e bisognoso di controlli rarefatti": sono le parole del professor Paolo Pronzato, coordinatore Diar oncoematologico Alisa, per ricordare il 4 febbraio, quando come ogni anno da 23 edizioni si celebra il World Cancer Day, la Giornata mondiale contro il cancro.

La giornata è promossa dalla UICC - Union for International Cancer Control - e sostenuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Come ogni anno, è l'occasione per riflettere su cosa istituzioni e individui possono fare insieme per combattere il cancro.
"Close the Care Gap - Everyone deserves access to cancer care" (Colmare il gap sulla cura - Tutti meritano l'accesso alla cura del cancro) è il tema della campagna. "La prevenzione è fondamentale e per questo vogliamo diffondere un forte messaggio di promozione della salute a tutta la popolazione e in particolare ai giovani, a partire dalle scuole elementari" ha dichiarato il ministro della Salute Orazio Schillaci.

Se sono oltre 100mila le persone che in Liguria sono state prese in carico dopo una diagnosi per cancro, ogni anno i malati sono 12mila circa: "Delle circa 12mila il 60 per cento guarisce definitivamente e per un'altra grande percentuale, il 40 per cento, si ottiene la cronicizzazione della malattia, la possibilità di vivere a lungo usando i trattamenti a bersaglio molecolare e l'immunoterapia. Quindi bisogna fare molto per le persone che non trovano una soluzione definitiva di guarigione e far meglio per il percorso di cura di chi oggi può farcela", continua il professor Pronzato. 


"Il compito del DIAR della rete oncologica è offrire qualcosa di sempre meglio per queste persone: ancora oggi guarire vuol dire affrontare cure pesanti e dunque ottenere una maggior personalizzazione delle cure può voler dire alleggerire questo peso e dall'altra bisogna facilitare il percorso dei pazienti che spesso è un percorso di malattia cronica. Debbo ricordare - continua Pronzato - che l'Agenas, agenzia dei servizi del ministero della Salute, a dicembre ha sancito che la Liguria è una delle migliori regioni in tema di organizzazione della rete oncologica. Molto è ancora da fare, ma molto è stato fatto.

Non bisogna distogliere l'attenzione dalla prevenzione che è uno dei punti fondamentali della lotta ai tumori: "L'adesione agli screening organizzati anche dalla nostra regione, stili di vita che permettono di abbassare l'insorgenza del tumore, significa anche garantire un percorso di accesso facile, agevole, rapido per i pazienti che hanno un sospetto di tumore perché pur con le terapie più moderne la guarigione si ottiene tanto più facilmente quanto più rapida è la diagnosi", conclude Pronzato.

 

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