Sanità

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di Eva Perasso

Animali curiosi e misteriosi, dalla forte personalità: i gatti, che si festeggiano a livello nazionale il 17 febbraio, sono compagni di vita per tante famiglie. Ma alcuni loro comportamenti non sempre sono decifrabili: ne abbiamo parlato con la dottoressa Sabrina Bondi, veterinario esperto in comportamento animale. Che ci ha svelato alcune curiosità che non tutti conoscono sul loro mondo. 

Sapete per esempio perché si fanno le unghie sul divano di pelle? "Il gatto ha un carattere tutto suo, da non confondere con quello del cane. Sono carnivori e predatori, ma sono anche prede e questo condiziona la loro vita. Hanno bisogno infatti di gestire spazi e territori. Per questo non amano quando gli estranei entrano in casa, hanno bisogno di salire dall'alto della libreria per vedere chi c'è e decidere se è amico o nemico. Gli piace farsi le unghie soprattutto sui divani in pelle, tavoli in legno, seggiole, perché emettono feromoni per stare più tranquilli e dire questa è casa mia". 

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Le esigenze del gatto non sempre corrispondono alle nostre quindi anche la disposizione della casa dovrebbe tenerne conto. Spiega la dottoressa: "La lettiera sotto al lavandino del bagno magari non è gradita se per esempio cadono goccioline sulla sua testa mentre fa i bisogni. Se il tiragraffi sta in un angolo e non in mezzo alla casa, spesso diventa inutile perché i gatti non lo usano. La lettiera deve sempre essere pulita, non essere profumata, il gatto ha bisogno di cucce ma se le cerca da solo: c'è il letto, il piumino, il divano, il cuscino delle sedie. Gli piace stare al caldo, guardare dalle finestre, prendere il sole. Devono essere visitati, ricordatelo perché i gatti sono molto stoici e mostrano difficilmente i loro problemi fisici e a volta può capitare di andare tardi dal veterinario". 

Ma i gatti soffrono la solitudine? "Il gatto non è animale solitario, ha una gestione diversa della vita e del modo di rapportarsi con noi ma hanno bisogno di compagnia. Il gatto è solitario quando va a cacciare, infatti va da solo, ma poi ha bisogno della nostra presenza". Una buona idea è prendere i gatti insieme, o al massimo a distanza di un anno di età l'uno dall'altro perché poi inserire un nuovo soggetto quando il gatto è anziano (7-8 anni) spesso e volentieri è il modo peggiore per fare invecchiare il primo gatto, consiglia ancora l'esperta in comportamento animale. 

 

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