Domenica scorsa, 26 maggio, si è celebrata la giornata del sollievo: istituita allo scopo di promuovere e testimoniare la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale in favore di tutti coloro che stanno ultimando il loro percorso vitale, non potendo più giovarsi di cure destinate alla guarigione.
"Le attività delle cure palliative si svolgono da 25 anni in tutto il territorio e sono rivolte ai cittadini che hanno il problema di convivere con una malattia cronica, che vivono uno stato di sofferenza non solo fisica ma anche psicologica, morale, relazionale", spiega a Primocanale il dottor Flavio Fusco, direttore della SC Cure palliative di Asl3.
Che continua: "Per questo abbiamo le unità di cure palliative che sono équipe multidisciplinari di medici, infermieri, psicologi, assistenti sociali, fisioterapisti, operatori socio sanitari, che hanno il compito di mettere una rete di protezione intorno alla vita di una persona malata in una difficile fase della malattia attraverso il controllo dei sintomi disturbanti, il dolore prima di tutto ma non solo".
In Liguria sono 4500 le persone seguite, la maggioranza si trova nell'area della città metropolitana genovese e dunque sono curati da Asl3. Spiega Fusco: "Il concorso delle cure è svolto da una équipe multidisciplinare, sono medici preparati allo scopo, ma tutto attorno c'è anche una rete relazionale importante di collaborazione con altri attori, gli altri specialisti, i medici di medicina generale, la rete infermieristica, e non dimentichiamo tutta la rete informale dei caregiver, chi presta assistenza, il mondo delle badanti, il mondo amicale e familiare".
IL COMMENTO
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