Sanità

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GENOVA - Al test di ammissione al primo anno del corso di formazione per medici di famiglia che si è svolto lo scorso 9 ottobre a Genova, come in tutta Italia, si sono presentati in 38 per 66 posti in tutta la Liguria mentre erano 93 gli iscritti. Quasi ovunque i candidati sono stati circa il 50% dei posti disponibili, numeri che dimostrano una crisi di vocazione che va avanti da anni: lo scorso anno si sono presentati in 34 per 67 posti.

"Considerato il tasso noto di abbandoni durate i tre anni di corso, solo una piccola quota di questi giovani medici prenderà un incarico definitivo in Liguria - commenta a Primocanale Andrea Carraro, segretario federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) provincia Genova - senza dimenticare che a Genova in questi anni si stanno pensionando circa 30 medici all’anno. Quindi ci aspetta una situazione in rapido peggioramento".

"Ci troveremo di fronte a un numero crescente di cittadini che non riuscirà a trovare un medico di famiglia a cui affidarsi, non solo nelle aree interne ma anche sulla costa e verrà disatteso un diritto sancito dalla Costituzione".

Il rischio quindi è che è sempre più vicino il momento in cui sarà impossibile dare delle risposte alle esigenze assistenziali delle aree interne e delle periferie delle grandi città.

Carraro parla a Primocanale dalla Sardegna dove a Villasimius si è riunito l'82esimo congresso nazionale Fimmg che ha dichiarato lo stato di agitazione della categoria perché - spiega Carraro - "purtroppo le istituzioni non dimostrano di ascoltare il nostro grido di allarme e di attuare i necessari provvedimenti per migliorare e rendere maggiormente attrattivo il lavoro di medico di famiglia".

I medici di medicina generale sono stanchi e da tempo in forte sofferenza e dal congresso arriva oltre all'agitazione la volontà di arrivare allo sciopero se nulla cambierà: "Bisogna far capire ai nostri pazienti che è in gioco non un interesse di parte, ma la salvaguardia di un diritto collettivo costituzionale che dia un futuro: a noi, ai nostri pazienti, al nostro Sistema sanitario nazionale e ai giovani che hanno partecipato al concorso per diventare medici di famiglia - ha dichiarato il segretario generale della Fimmg Silvestro Scotti - i dati sulla carenza dei medici erano chiari e prevedibili e li abbiamo denunciati negli ultimi 15 anni, ricavandone soluzioni temporanee e parcellari, mentre continuano ad aumentare i carichi di lavoro e un maggiore impegno ai limiti della sostenibilità".

"Ad Aprile i posti vacanti di medico di medicina generale in Liguria erano 163 - conclude Carraro - in questi giorni è uscito il secondo bando annuale ed è di 144 quindi ne sono stati assegnati solo una ventina e più o meno è andata così anche lo scorso anno".