Un percorso di ricerca durato quattro anni, a livello nazionale, che ha coinvolto la Liguria nel ruolo di capofila con l'ospedale Galliera in prima linea: è il progetto MULTIPLATE_AGE, che si chiude con un evento a Palazzo Ducale a Genova il 5 dicembre per raccontarne i risultati. Il progetto dimostra quanto sia efficace, nella cura degli anziani, un approccio "multidimensionale" usando i sistemi digitali, la domotica, la robotica da parte di personale sanitario e dei pazienti.
Liguria capofila
Coordinatore del progetto è il professor Alberto Pilotto, direttore del Dipartimento area delle cure geriatriche, neurologiche e riabilitazione del Galliera di Genova, che ha raccontato i contenuti del progetto e i cinque studi diversi da cui è composto a Primocanale. Co-finanziato dal Ministero della Salute e dalle Regioni Liguria (capofila), Campania, Piemonte e Calabria, nell’ambito del Bando di Ricerca Finalizzata-Progetti di Rete, il progetto si è appena concluso.
Smartwatch per dimettere il paziente
"Con il progetto PRO-HOME, al Galliera di Genova abbiamo dimostrato che usando smartwatch, video camera fitbit e un mini-robot possiamo arrivare a dimettere l’anziano più rapidamente per poi curarlo a casa. A Napoli il progetto EASY-DOM, ha dimostrato che la digitalizzazione permette lo svolgimento in sicurezza di programmi di cura domiciliare, anche l'attività motoria. Il progetto E-ACTION-TRAINING condotto al San Martino e il progetto Stimo-TE-Rehab svolto in Calabria dall’Università Magna Grecia di Catanzaro hanno dimostrato l’efficacia di interventi da remoto per gli anziani a rischio di caduta e affetti da morbo di Parkinson o esiti di ictus. Infine il progetto ORDER, condotto in Piemonte presso l’Università del Piemonte Orientale di Novara, ha applicato il monitoraggio digitale per anziani nelle RSA per emorragia legata all’uso di terapia anticoagulante", spiega il professor Pilotto.
IL COMMENTO
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