Nuova puntata di "Tabù, sesso e dintorni" con ospiti Sara Padovano, psicoterapeuta e sessuologa e Danilo Dodero, ginecologo.
Squirting, eiaculazione e perdite urinarie
Anche le donne possono avere una eiaculazione o il cosiddetto squirting, cioè rilasciare liquidi durante il rapporto sessuale, compresa la pipì. "I segni a favore dell’eiaculazione sono questi - spiega Dodero - si tratta dell’emissione di poche gocce di liquido chiaro – al massimo uno o due cucchiaini da caffé – dall’uretra (il condottino da cui esce anche l’urina), in coincidenza con un orgasmo vaginale molto intenso. Questo liquido è inodore e incolore, e contiene una sostanza chiamata “Antigene Prostatico Specifico” (PSA). E’ prodotto da residui embrionali della prostata maschile, il punto G, che si trovano all’interno della parete vaginale anteriore, verso la base della vescica. Proprio perché si tratta di un residuo embrionale, può esser ridotto a poche cellule, che non danno alcun segno di sé, o costituire una piccolissima ghiandola, in grado di secernere questo liquido.
In caso di incontinenza urinaria , le caratteristiche del liquido sono completamente diverse: può essere molto abbondante, e soprattutto ha il colore, l’odore e la composizione chimica dell’urina. In questo caso il fenomeno dipende dalla cosiddetta “iperattività” del muscolo detrusore, che costituisce la parete della vescica. In questi casi si parla appunto di vescica iperattiva o instabile. Nel momento dell’orgasmo, quando ci si abbandona al piacere, la vescica si contrae spontaneamente, proprio perché iperattiva, fino a dar luogo a una minzione involontaria. Si tratta di un disturbo che colpisce soprattutto le donne, circa tre volte più degli uomini.
L’orgasmo femminile in alcune donne è accompagnato dal rilascio di liquido dai genitali esterni e in alcuni casi si può parlare di squirting mentre in altri di eiaculazione femminile vera e propria. A tale proposito cercando di far luce sul tema troviamo come dalle ricerche di Pastor Z. (2013) sia emerso che l’eiaculazione femminile va distinta dal fenomeno dello squirting in quanto ci troviamo davanti a due differenti tipi di eiaculato: il primo (eiaculazione) è un fluido di consistenza lattiginosa, di colore biancastro, emesso in scarsa quantità e rilevabile facilmente dato che si deposita in corrispondenza dell’imboccatura della vagina. Il secondo (squirting) consiste di un liquido trasparente emesso in quantità più o meno considerevoli con manifestazioni di carattere eiaculatorio più evidente ed “esplosivo”. Lo squirting, fenomeno controverso tanto è che la stessa comunità medica e scientifica non ha raggiunto ancora un giudizio unanime, consiste nell’emissione di fluido dall’uretra da parte della donna a seguito di una intensa stimolazione presumibilmente del punto G. Una area, il punto G, sita nella parete anteriore della vagina e formata da diversi tipi di tessuti, che comprendono la radice del clitoride, i corpi cavernosi (come quelli del pene), le ghiandole di Skene e nervi che utilizzano gli stessi fattori biochimici dell’eiaculazione maschile.

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IL COMMENTO
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