Un messaggio sul cellulare cinque e due giorni prima di un esame o una visita e se ancora qualcuno, impossibilitato a recarsi all'appuntamento, non dovesse disdire entro metà aprile arriveranno le prime sanzioni pari al ticket. Passa anche da qui, dalla lotta al cosiddetto no show, l'intervento di Regione Liguria per l'abbattimento delle liste d'attesa. "Il problema è complesso e di certo non si risolve solo con questo - spiega a Primocanale l'assessore regionale alla sanità Massimo Nicolò - ma se pensiamo che ancora il 15% degli appuntamenti vanno deserti è facile capire come anche questo è una parte del problema sicuramente molto complesso".
Al via i recall
"Proprio in queste ore in Liguria è partito il sistema recall che prevede, per chi ha prenotato una prestazione sanitaria, un messaggio sul cellulare a cinque giorni e poi un secondo a 48 ore con nel testo anche le indicazioni per l'annullamento - racconta Nicolo' - è importante perché ormai sistematicamente un po' in tutte le regioni, c'è una quota significativa di cittadini che per un motivo o per l'altro, non si presentano gli appuntamenti, un 15% cuba, per cui parliamo di numeri abbastanza grandi, e voi capite che certamente non è solo questo, però se noi togliamo questa quota di persone che non si presentano, lasciano il posto ad altre persone che invece si mettono in lista".
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Liste d'attesa: aiutare sempre di più chi non trova un posto
"Stiamo portando avanti una intensificazione di quello che viene definito a termini di legge, perché questa è la legge che ce lo dice, il 'percorso di tutela', cioè aiutare quei cittadini che non trovano posto nei tempi previsti dalla classe di priorità, a trovarlo mettendo in campo tutta una serie di iniziative che chiaramente poi ci consentiranno col tempo, nei mesi che verranno, ad andare a sistema perché parallelamente dovremo aumentare anche l'offerta, ovviamente, è tutto un incastro di azioni che hanno come obiettivo quello di ridurre le liste d'attesa, questa è la nostra priorità".

Chi non si presenta pagherà il ticket
Dall'altra però anche la decisione di far pagare chi non si presenta. "E' un segno di civiltà e di rispetto soprattutto per coloro che invece prendono l'appuntamento e si presentano, è una cosa che anche questa non ce la siamo inventata noi ma è prevista dalla legge quindi noi siamo tenuti ad applicarla. Noi avvertiamo il cittadino e glielo ricordiamo due volte, se poi questo non succede e se lo dimentica, non viene, buca l'appuntamento, allora sarà tenuto a pagare una sanzione che è pari al ticket. Noi siamo partiti e adesso sta alle aziende a mettere in atto tutte le procedure per andare a individuare coloro che non si sono presentati e a mandargli la sanzione. Noi abbiamo fatto la parte istruttoria a formare con le delibere, i decreti, abbiamo attivato il sistema di avviso quindi il paziente, il cittadino non potrà dire di non essere stato avvertito, quindi diciamo non ci sono più scuse".
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