Le attività di prevenzione dei tumori, in particolare di quello al seno, sono rallentate molto nel corso della pandemia. Oggi visite ed esami sono ripresi ma in Asl3 genovese resta un 20 per cento di pazienti ancora da recuperare con un ritardo di circa 5 mesi sulle chiamate. Nel corso della pandemia, comunque, le cure ai soggetti malati sono continuate con regolarità.
"Ormai sono due anni di pandemia covid che hanno rallentato moltissimo la prevenzione soprattutto nel primo lockdown dove era stata temporaneamente sospesa l'attività di elezione di prevenzione ambulatoriale", spiega Nicoletta Gandolfo, Direttore del Dipartimento Diagnostica per Immagini e Coordinatrice Breast Unit di Asl3.
Ma l'attività ora è ripresa: "E' stata ripresa con un grandissimo sforzo perché abbiamo da richiamare le persone che nel corso dell'anno devono fare prevenzione e tutte quelle arretrate. Abbiamo recuperato l'80 per cento delle pazienti, ne resta ancora un 20 per cento. Siamo ancora in ritardo di qualche mese - 4 o 5 mesi sulle chiamate - e stiamo mettendo in essere anche turni aggiuntivi per cercare di metterci in pareggio, compatibilmente con l'organico degli ospedali che è carente", spiega la dottoressa Gandolfo.
IL COMMENTO
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