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La squadra rossoblu ha un solo obiettivo: la serie A, ma la sconfitta di Palermo ha aperto il dibattito su Blessin che di fatto è tornato ad essere sotto esame, magari non dalla società ma dall'ambiente
1 minuto e 48 secondi di lettura
di Giovanni Porcella

GENOVA - Il sesto posto occupato dal Genoa in campionato dopo 5 giornate non può che essere visto con fastidio dai tifosi.

Non è l’ora dei drammi, ma neppure del tutto va bene madama la marchesa per non avere rimpianti come l'anno scorso. La squadra rossoblu ha un solo obiettivo: la serie A, ma la sconfitta di Palermo ha aperto il dibattito su Blessin che di fatto è tornato ad essere sotto esame, magari non dalla società ma dall’ambiente.

La situazione è seria e non va sottovalutata, ma gli strumenti per uscire da questo pantano ci sono. Il Genoa tatticamente non convince e a farne le spese è il suo bomber indiscutibile Massimo Coda, che ha segnato solo una rete su calcio di rigore e per il resto ha fatto assist a ripetizione per compagni che sprecano tutto, vedi Ekuban alla Favorita. Coda è uno che ha sempre segnato, possibile che ora non ne azzecchi una?

Blessin vince poco perché i gol non arrivano. Il tecnico tedesco, quanto si è sentita a Palermo l'assenza di Gudmundsson l'unico a saltare l'uomo, ora ha 6 giorni per presentare un progetto nuovo in grado di vincere in casa col Modena altrimenti la piazza comincia a spazientirsi. È il momento che ognuno, giocatori compresi, si prendano le loro responsabilità, anche la difesa mostra lacune, per svoltare.

Ed è l'ora che in casa il Grifone batta un colpo perché sta diventando un tabù. Blessin continua a dire che Aramu, Strootman e Puscas hanno pochi allenamenti col gruppo, ma battere sullo stesso chiodo pare non funzionare più. Ora servono i fatti per ritrovare fiducia è un po' di coraggio in più nelle scelte, magari tattiche.

Coda deve essere servito in area e invece lo si trova ovunque e quando è smarcato lo ignorano. E dietro, a Palermo come col Parma, non ha funzionato niente a parte il portiere Martinez che ha dato segnali finalmente positivi. La robustezza della retroguardia era un marchio di fabbrica di Blessin e se viene meno anche questo c’è qualcosa che non va.

Di sicuro col Modena ci sarà il solito grande incitamento, Blessin può contare sul pubblico che non tradisce mai, questo è sicuro, ma tutti si aspettano una prova di forza.

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