La Sampdoria, con un gol per tempo, batte il Torino a Marassi nella gara secca dei sedicesimi di finale di Coppa Italia.
La gara si è giocata nel freddo, in uno stadio non gremito (3124 paganti di cui 2326 miniabbonamenti), ma coi rari presenti assai entusiasti per tutto il tempo di gioco.
La squadra di D’Aversa passa al 16’ con un rigore di Quagliarella, concesso da Piccinini - e approvato dal VAR - per fallo di Mandragora su De Paoli.
Nella ripresa invece al 54’ il VAR corregge la decisione dell’arbitro, che aveva giudicato regolare un disastroso intervento di Chabot su Linetty: rigore e pareggio di Mandragora.
A riportare avanti il Doria pensa al 59’ Verre, con un bellissimo sinistro al volo dal centro dell’area su assist di Ciervo, quest’ultimo alla prima da titolare. E’ il gol che vale il passaggio del turno.
Negli ottavi di finale, in gara secca fissata nell’arco 12-19 gennaio 2022, la Sampdoria renderà visita alla Juventus.
I blucerchiati - ultima vittoria nel 1994 dopo quelle di 1985, 1988 e 1986; finalisti negli anni 1986, 1991 e 2009, semifinalisti nel 1982 e nel 2006 - dopo la finalissima ai rigori del 13 maggio 2009 hanno spento la luce: miglior risultato da allora, i quarti di finale nella stagione 2010/11. Poi, nei grigi e poco fausti anni Dieci, solo eliminazioni nelle fasi iniziali del torneo.
SAMPDORIA-TORINO 2-1
RETI: 16′ Quagliarella (S); 54′ Mandragora (T); 60′ Verre.
SAMPDORIA (4-4-2): Falcone, Dragusin, Ferrari, Chabot (70′ Colley), Murru; Depaoli, Askildsen, Thorsby (46′ Adrien Silva), Ciervo (70′ Candreva); Verre (81' Gabbiadini), Quagliarella (71′ Caputo). A disp.: Audero, Ravaglia, Augello, Perruchet, Yoshida, Bereszynski, Yepes, Trimboli. All. D’Aversa.
TORINO (3-4-1-2): Berisha; Izzo, Rincon, Buongiorno (70′ Rodriguez); Aina (80′ Kone), Baselli, Mandragora (80’ Praet), Ansaldi; Linetty (62′ Warming), Brekalo (70′ Pjaca); Zaza. A disp. Milinkovic-Savic, Gemello, Zima, Vojvoda, Singo, Lukic, Sanabria. All. Juric.
ARBITRO: Piccinini di Forlì (ass. Yoshikawa e Laudato; IV uomo Prontera; Var Mazzoleni; Avar Tegoni).
NOTE: ammoniti Chabot, Buongiorno, Ciervo, Murru, Askildsen, Silva.
IL COMMENTO
Un respiro per non dimenticare, ecco perché Breathe ci può aiutare
Blazquez, basta mezze parole: è il momento di dire tutta la verità