Il successo contro il Cosenza e gli arbitri porta la firma del tecnico Blessin che ha gestito il match, sconvolto prima dall’espulsione di Bani e poi dal rigore ai calabresi alla fine del primo tempo che poteva cambiare la sfida, con cambi azzeccati (Ilsanker centrale per Jagiello, fino a Vogliacco e Toure) e con variazioni tattiche dettate dal giocare per un’ora in dieci.
Una prova di forza importante che ha riportato i rossoblu in alto in classifica nel plotone delle prime. Gudmundson ancora decisivo con tante azioni, Coda freddo dal dischetto per il gol del vantaggio che ha tolto dall’imbarazzo una squadra inizialmente lenta e prevedibile. Bene Sabelli e poi Strootman perfetto e provvidenziale con la rete del raddoppio, un po’ sottotono Aramu. Ripresa a senso unico col Cosenza devitalizzato come il direttore di gara Baroni che nell’intervallo si deve essere reso conto dei disastri fatti a danno di Martinez e compagni.
Genoa ancora ok fuori casa e con la media inglese di nuovo conquistata. Ma ora, oltre alla partita di martedì con la Spal in Coppa Italia che sarà l’occasione di vedere Puscas e gli altri meno impiegati, ecco tre partite verità con la Ternana capolista, poi in casa arriverà il Brescia e infine la visita alla Reggina. Un tris di avversarie di alta classifica che dirà il valore del Genoa. Si, perché fin qui Blessin ha fatto 16 punti con formazioni dal nono posto in giù e solo 2 con con chi sta nelle prime otto, Parma e Cagliari in casa. Ora si fa sul serio e fare punti con chi ha ambizioni di promozione significherebbe svoltare del tutto anche perché a seguire ci sarebbero avversarie meno attrezzate come Como, Cittadella e SudTirol.
Blessin si è detto fiero della squadra perché ha messo il carattere. Il Genoa c’è e può solo migliorare, soprattutto in casa.
IL COMMENTO
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