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di Giovanni Porcella

Uno sprazzo di sole sul campo illumina il “Gambino” di Arenzano, dove il Genoa Primavera gioca e lotta per tornare nella serie A dei giovani. E questa è la casa di Alberto Gilardino, mister dei grifoncini che come Blessin deve vincere. E l’avventura coi suoi ragazzi è partita bene visto che la squadra è prima in classifica con autorità, malgrado squadre avversarie competitive.

Il Gila però può sorridere: “Intanto da Michele Sbravati al direttore Carlo Taldo fino a tutti i dirigenti, ringrazio la società che ci fa lavorare al meglio. Qui c’è la volontà di fare bene a tutti i livelli. Sì, fa piacere essere in testa ma c’è da migliorare ancora perché le avversarie come il Parma, la Spal e il Venezia non sono da sottovalutare”. Un po’ come per la prima squadra serve solo vincere per centrare l’obiettivo senza passare per i playoff.

Ma mister Gilardino è fiducioso e sottolinea la forza del gruppo: “Dal ritiro di Tavarone stiamo progettando la stagione. Ringrazio i ragazzi che si sono messi tutti a disposizione. Cosa gli dico? Che la maglia del Genoa è pesante e che è un onore indossarla e il messaggio è stato recepito”.

Gilardino incassa anche la soddisfazione e di poter servire Blessin: “Il difensore Gabriele Calvani si allena con la prima squadra e mi fa piacere e poi Fini e Lipani hanno fatto il ritiro con Blessin che ha potuto osservarli da vicino. In Primavera è importante vincere, ma anche far crescere questi giovani per poi mandarli magari in C di e possono elevarsi. Ha fatto bene il ct Mancini a spronare il club ad investire nei settori giovanili e qualcosa si sta muovendo. Al Genoa c’è grande interesse ed è una sfida che mi ha subito affascinato. Se i miei calciatori mi guardano con rispetto per aver vinto il mondiale? Si solo che io parlo a loro come fossero già uomini. In questo senso rispetto al mio lavoro in C con Pro Vercelli e Siena per me è lo stesso”.

Già l’impresa del 2006 in Germania con la Coppa del mondo tra le mani. In questo senso c’è un fattore Lippi che è rimasto a lui e non solo spiega Gilardino: “Il nostro ct allora è stato determinante e forse ci ha formato come allenatori. Inzaghi, Gattuso, Grosso, De Rossi, Cannavaro, Pirlo, sono tutti bravi allenatori e qualcuno lo dovremo affrontare in serie B”.

Già, l’altra scommessa da vincere per il Genoa e anche la più attesa. Gilardino dice poche parole ma sentite: “Faccio un grande in bocca al lupo a Blessin e a tutti.  Cerchiamo di convergere tutti per questo punto di arrivo. Siamo competitivi, giochiamo sapendo qual è la nostra forza, c’è solo da continuare con fiducia, tutti insieme con la tifoseria che è fantastica”. Il passato rossoblu: “Anni non facili ma dai qualche gol l’ho fatto”. E ora il violino suona per i suoi giovani.