Sport

1 minuto e 26 secondi di lettura
di Stefano Rissetto

"Con tutto il rispetto noi non siamo né il Lecce, né la Sampdoria. Grazie al cielo non abbiamo problemi di natura economica". Parola di un legale e docente che collabora con la Salernitana del nuovo corso. Dichiarazioni quantomeno inopportune e ineleganti, che nel mondo blucerchiato hanno destato irritazione e una vena di nostalgia.

Il 19 maggio di 31 anni fa, infatti, proprio Sampdoria e Lecce si affrontavano a Marassi: finì 3-0, i blucerchiati vinsero il campionato e i salentini retrocedevano matematicamente in B, chiudendo in dieci per l'espulsione di un certo Antonio Conte. Per dire quanto tempo è passato.

Allora la Sampdoria era una potenza economica e, di conseguenza, calcistica: oggi l'avvocato Francesco Fimmanò, tra i principali collaboratori del presidente della Salernitana Danilo Iervolino, indica la società blucerchiata come una cenerentola del calcio italiano.

Intervistato da tuttosalernitana.com, in vista del mercato invernale il legale infatti spiega: "Con tutto il rispetto noi non siamo nè il Lecce, nè la Sampdoria. Grazie al cielo non abbiamo problemi di natura economica, gli affari li coglieremo al volo. Ederson è stato preso a 6 e, su sua richiesta, è andato via a 20. E chissà se è così contento lì a Bergamo. Detto questo, il mercato lo determina il campo".

Sempre a proposito del mercato, Fimmanò sostiene: "In estate dicevo sempre che i tifosi dovevano stare tranquilli. In questo momento quale ruolo della squadra titolare si potrebbe toccare, considerando che i possibili ricambi si chiamano Piatek, Maggiore e Bohinen? Se oggi ci fosse Ederson, chi si potrebbe escludere tra Candreva e Coulibaly? Per qualcuno il grande colpo può essere l’acquisto a titolo definitivo di Dia.  Per noi, invece, trattenerlo è quasi una normalità. E’ un grande calciatore, il cartellino ha un valore sempre più elevato e Iervolino non è un pazzo".