Gloriano Mugnaini diceva che la Sampdoria avrebbe sempre superato le difficoltà, perché aveva "il salvagente sulla maglia". Adesso la società blucerchiata, notoriamente da anni in emergenza, si trova alle prese con una serie di problemi relativi agli aspetti più cari ai tifosi. Il CdA lavora, insieme con l'avvocato Bissocoli, alla composizione negoziata della crisi, per salvare un patrimonio che non è solo la squadra.
Per esempio, il simbolo. Il Marinaio - creato da uno studio grafico genovese alla fine degli anni Settanta, in parallelo col Grifone stilizzato usato dal Genoa dai primi anni Ottanta fino al 1991 - dal 2011 per scelta della San Quirico dopo la retrocessione in Serie B non è più di proprietà della Sampdoria, per la cessione a Banca Intesa da parte di Sampdoria Holding (la finanziaria che all'epoca era usata dalla San Quirico per il controllo della Sampdoria e poi ribattezzata da Ferrero come Sport & Spettacolo) con il contratto di sale & lease back stipulato proprio dalla holding, proprietaria anche dei muri della sede di Corte Lambruschini, di fatto uno dei pochi debiti lasciati dai Garrone-Mondini a Ferrero, nonostante anche in questo caso gli ex proprietari abbiano mantenuto fino ad oggi una fidejussione sul contratto finanziario sottostante. In pratica, dal 2011 la UC Sampdoria paga un canone di affitto per usare il proprio marchio. Chiunque volesse comprare la società, per usare il marchio del Marinaio dovrebbe proseguire nel pagamento, a meno di non acquistare direttamente la controllante o dalla controllante il marchio stesso separatamente.
Altrimenti una nuova proprietà (qualora non acquisti il marchio del Marinaio, alias Baciccia) , per assurdo, potrebbe ricorrere a un'intuizione concretizzata proprio sotto la gestione Ferrero: il recupero del marchio storico, quello della fondazione nel 1946, usato per le terze maglie a partire dal 10 agosto 2016 al Camp Nou, quando nell'invero infelice divisa pervinca con "bretelle" blucerchiate la squadra di Marco Giampaolo perse 3-2 dal Barcellona nel trofeo Gamper vinto quattro anni prima dalla squadra di Ciro Ferrara. Nella foto, Quagliarella con la maglia che vide la ricomparsa del marchio storico.
Il marchio storico è stato registrato a bilancio nel 2019 e rivalutato l'anno successivo nell'ambito delle normative Covid di salvaguardia patrimoniale di tutte le società, quando ancora Ferrero era saldamente al comando.
Per quanto riguarda gli altri beni di proprietà della società, dal 2014 la Sampdoria ha fatto oltre 30 milioni di investimenti immobiliari (Casa Samp attiva dal 2017, il rinnovo del centro sportivo ancora in corso e l'acquisto della palazzina della nuova sede a Bogliasco), ma con un valore di debiti bancari relativi molto inferiori nell'ordine dei 10/12 milioni. Nel caso un'eventuale nuova proprietà decidesse di dismettere questi immobili, confermando la sede in centro e la precedente gestione delle giovanili, l'operazione si chiuderebbe in largo attivo.
IL COMMENTO
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