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di Stefano Rissetto

Il Consiglio di amministrazione della Sampdoria, affiancato dall'Esperto avvocato Luigi Bissocoli, è atteso domani a Roma da un passaggio cruciale per il futuro della Società.

E’ infatti fissato un appuntamento con i vertici della FIGC per aggiornare, come di prammatica in questi casi, il principale organo di controllo del calcio italiano sullo stato della società e le sue prospettive, alla luce della composizione negoziata della crisi, aperta lo scorso gennaio con la conseguente nomina da parte della Camera di Commercio dell’avvocato Bissocoli quale Esperto.

Sarà evidentemente l’occasione, anche alla presenza di un soggetto dotato della terzietà necessaria come Bissocoli, di chiarire con la FIGC quali strade potranno effettivamente aprirsi per il futuro della società. E’ ipotizzabile che il CdA voglia capire che possibilità ci siano concretamente per salvare la Sampdoria, all’interno della corretta interpretazione delle norme del diritto sportivo e quali conseguenze potrebbe portare una strada piuttosto che un'altra. Sul tavolo temi come conservazione del nome "Unione Calcio Sampdoria" o ripristino del medesimo nel tempo, diritto integrale al paracadute, costi del riavvio dalla serie B nel quadro di una procedura concorsuale e via dicendo.

Si tratta insomma di avere certezze ufficiali e non rassicurazioni di seconda o terza mano, rispetto alle possibilità concrete della Sampdoria di ripartire in un quadro normativo inoppugnabile, nel vicolo stretto fra diritto ordinario della crisi e regole della Federcalcio, due sistemi normativi non perfettamente sovrapponibili.

L'incontro potrà servire a chiarire la praticabilità o meno delle proposte di salvataggio, fatte finora filtrare all'opinione pubblica, quasi tutte caratterizzate dalle incognite relative a uno scenario che resta inedito. Senza l'ok della Federcalcio, infatti, ogni iniziativa autonoma sarebbe aleatoria, esposta necessariamente ai rilievi critici di tutte le altre società che potrebbero lamentare un trattamento di favore, corrispondente a una lesione di interessi quali il ripescaggio dopo la retrocessione o la stessa coesistenza in B di un club agevolato.

Sarà insomma l'occasione di definire le tappe di un percorso necessariamente rapido, ma senza salti logici né voli pindarici che potrebbero mettere a rischio la sussistenza del club. Importante sarà anche capire come si possano gestire i pagamenti per evitare di ripetere errori che ad altri club sono costati, di là dagli effetti civili ordinari, penalizzazioni in classifica. Basti pensare al recente esempio della Reggina penalizzata con 3 punti per non avere seguito l’iter richiesto dagli organi competenti.