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Il mister: "E' stata una giornata e una cavalcata incredibile. Grazie a tutti e un merito al nostro popolo che oggi sono stati indescrivibili"
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di Michele Varì

GENOVA -"Bisogna festeggiare e anche tanto". E' iniziata così la conferenza stampa del mister del Genoa Alberto Gilardino, dopo la promozione in serie A: "E' stata una giornata e una cavalcata incredibile. Merito dei ragazzi, dello staff e chi ha lavorato dietro le quinte. Da chiunque abbia fatto sì che potessimo fare questa impresa. Grazie a tutti e un merito al nostro popolo che oggi sono stati indescrivibili".

Gilardino ha ammesso la sua ansia prima della gara decisiva vissuta in tribuna per colpa di una squalifica: "Sono tre notti che non dormo. Non era semplice perché i pensieri erano tanto. Rivolti alla squadra, ai ragazzi e alla responsabilità che avremo in primi con noi stessi e con la gente. Abbiamo fatto qualcosa di straordinario perchè quando ho preso la squadra non era così scontato arrivare a due giornate dalla fine promossi".

Il mistero poi passa ai ringraziamenti: "Un grazie particolare alle mie figlie, a mia moglie e a mia nonna che quest'anno mi ha lasciato. Sono sicuro che anche lei ha contribuito a questo traguardo".

E ammetto che dallo skybox ha visto uno spettacolo bellissimo: "Uno spettacolo incredibile. Non è stato semplice guardarlo dall'alto. Parlando a livello tecnico-tattico non è stata una partita semplice. L'Ascoli sta bene e non era scontato ottenere il risultato".

Spiega poi il cambio di Sturaro: "Ha avuto un problema all'adduttore, è stato un cambio precauzionale".

Il mister ricorda anche la promozione  della squadra Primavera: "Sono felice per mister Agostini, per Taldo e i ragazzi. So il lavoro che c'è, la dedizione del team manager e di tutti coloro che contribuiscono al lavoro della Primavera. Sono felice di averne fatto una piccola parte".

Il mister poi sottolinea di avere avuto la fortuna di avere degli allenatori in campo, "ragazzi intelligenti. Ho avuto la fortuna di avere un grande spirito di squadra e questo è stato indispensabile".

Ora si va a  Frosinone sabato con più tranquillità: "Colgo l'occasione per fare i complimenti a Grosso e al Frosinone ma hanno avuto la forza di mantenere una struttura. Ho dato fiducia e consapevolezza ai ragazzi e siamo riusciti a creare un DNA all'interno di questo gruppo con dei giocatori preparati tatticamente per giocare certi tipi di partita, di esperienza. E' nata una magia".

Blazquez ha detto che riparte da lei in A: "Mi fa piacere che Blazquez dica queste cose, lo ringrazio. Per il futuro, mancano due partite di campionato. Festeggiamo ma vogliamo finire al meglio il campionato e poi avremo tempo di sederci e programmare tutto".

C'è stato un momento in cui avete avuto più consapevolezza?
"Ci sono stati vari momenti: le vittorie con Frosinone e Reggina in casa. La vittoria di Bari ha dato una segnale importante".

Quale è stata qualche difficoltà all'inizio?
"Difficoltà è normale che, pur avendo una breve carriera di allenatore, ho allenato in D e in Lega Pro. E' un cambiamento abbastanza radicale anche se il modo di pensare calcio è sempre lo stesso. E' stato fondamentale il dialogo con i ragazzi, dirsi le cose e parlare quotidianamente coinvolgendoli dentro l'allenamento e nella vita quotidiana"

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