GENOVA - Era nello scantinato di una signora in Valtellina uno dei documenti più importanti nella storia del Genoa: si tratta del filmato della tournée sudamericana che il grifone intraprese In Argentina e Uruguay nel 1923, 100 anni fa, ritrovato grazie alla fondazione Home Movies di Bologna e restaurato grazie al Museo nazionale dell'Emigrazione Italiana. Alla tournée è stata dedicata una mostra visitabile nel museo del Genoa dal 24 giugno al 26 novembre.
Il Genoa nel 1923 vinse il suo ottavo scudetto con un campionato praticamente perfetto da 22 vittore e 6 pareggi, senza sconfitte. Per questo Argentina e Uruguay vollero ospitare i rossoblù, allora visti "come campioni del mondo o quasi, pensavano fosse come una nazionale, per cui qualcuno era rimasto anche deluso perché se lo aspettava più forte" racconta Bruno Lanteri, che fa parte del gruppo degli storici di Fondazione Genoa. Contro l'Uruguay infatti arrivò una sconfitta per 2-1, sembra con lo zampino dell'arbitro, mentre l'Argentina venne sconfitta dal grifone per 1-0.
L'Argentina e l'Uruguay avevano squadre nazionali molto forti, "dettavano legge ma noi in Europa non lo sapevamo" racconta ancora Lanteri. La tournée fu un grande successo di pubblico, non solo nelle partite dove gli spettatori erano tra i 30mila ed i 50mila ma anche nelle visite istituzionali, mostrate nel filmato, ai presidenti delle due nazioni ospitanti: "Non solo c’è stata una grande partecipazione di appassionati del calcio - dichiara l'assessore allo Sport di Regione Liguria Simona Ferro - ma soprattutto una grandissima partecipazione di immigrati italiani che si sono potuti ritrovare e riabbracciare. Lo sport ha dimostrato ancora un grande potere di aggregazione e grandi valori". "Ci fa capire quanto mancava questo Paese e questa città a quelle persone - sottolinea Paolo Masini, presidente fondazione Museo nazionale dell'Emigrazione Italiana -. Il calcio ci dimostra ancora una volta quanto sia strumento di integrazione".
L'esistenza del filmato era nota ma non era mai stato trovato: l'ultima notizia riportava della cessione da parte del Genoa per 2.400 Lire perché lo si potesse proiettare nei cinema liguri. "È un ritrovamento eccezionale - spiega Paolo Simoni, direttore fondazione Home Movies, archivio nazionale dei film di famiglia di Bologna -. Abbiamo trovato spesso filmati amatoriali di partite ma questo è un’eccezione per vari motivi: innanzitutto perché non è amatoriale, non del tutto. Appartiene ad una fase della storia del cinema documentario dove è difficile tracciare una linea precisa, però è girato in 35mm che è un formato professionale ed è stato commissionato da chi organizzò la tournée, anche se non sappiamo se siano stati i genovesi o i locali. Riteniamo più probabile che sia una produzione sudamericana".
"È stata data a tutti l'opportunità di rivivere la storia di questa tournée del 1923 e che oggi viene rivista anche alla luce del legame stretto tra Genova e il Sud America - spiega l'assessore allo Sport del Comune di Genova Alessandra Bianchi -. Il Boca Juniors e il River Plate sono nati anche grazie all'emigrazione dei genovesi, per noi è un elemento d'orgoglio e un richiamo alla nostra identità ma credo abbia un valore anche per i turisti che vengono a Genova".
IL COMMENTO
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente
La Liguria vuole tornare a correre, al via i cento giorni di Bucci