GENOVA - Retegui si può presentare. El Chapita, così viene chiamato in Argentina è un giocatore del Genoa e si presenta, dopo l’introduzione del presidente Zangrillo definito “un sogno”, con umiltà e volontà di fare bene nel campionato italiano. Retegui si sforza di parlare italiano, lui che è centravanti degli azzurri, ma inevitabilmente scivola sullo spagnolo.
Però è chiaro sul soprannome: “Il Chapita? El Chapa era mio papà, io sono solo Mateo”. Da Milito a Simeone, in tanti hanno fatto benissimo al Grifine e lui raccoglie la sfida: “Qui il calcio è difficile, duro ma devo dimostrare ciò che valgo. Posso dire ai tifosi che tutti mi dicono appassionati, che darò tutto per questa maglia”.
Retegui parla con davanti la sua famiglia: “Siamo tutti sportivi e abituati a lottare”. Intanto per lui nessun riposo: “Devo farmi pronto per la Coppa Italia”. Retegui può sorridere: "Grazie a tutti e forza Genoa. Sono orgoglioso di essere qui, in un club importante. Il destino ha voluto che arrivassi qui, mio bisnonno era genovese, non vedo l'ora di iniziare questa avventura".
IL COMMENTO
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