LA SPEZIA - Sono ore roventi in casa Spezia ma, dopo l'intenso confronto nello spogliatoio a seguito dell'ennesima sconfitta con la Reggiana che ha visto coinvolto anche il Direttore Macìa, non c'è neanche il tempo per soffermarsi a riflettere. Nella giornata di domani infatti, la squadra tornerà in campo sul terreno del "Manuzzi" di Cesena per affrontare il Brescia, in un match che sa di dentro o fuori per mister Alvini e i suoi giocatori.
Il tecnico toscano, dopo la pessima prestazione di sabato, dovrà dimostrare di avere ancora il polso della situazione: servirà infatti una reazione, quantomeno sotto l'aspetto dell'atteggiamento, per mostrare che questo Spezia è ancora vivo e veleggia dalla parte del suo allenatore, sempre più paragonabile ad un marinaio che ha totalmente perso la rotta.
La classifica piange, Aquile ferme nell'oblio della zona retrocessione ad un solo punto da ormai cinque giornate (gara con il Lecco da recuperare) di campionato, a dimostrazione di un sodalizio che, non solo ormai non sa più vincere, ma pare abbia imparato soltanto a perdere, con un successo in partita ufficiale che manca ormai dal lontano 14 agosto contro il Venezia in Coppa Italia.
Match contro le Rondinelle che, in un senso o nell'altro, dovrà portare ad una svolta e, nel caso di un ulteriore insuccesso condito da una prestazione largamente insufficiente, questa scossa potrebbe arrivare con il cambio della guida tecnica, attualmente unica soluzione plausibile per scuotere un ambiente che, dall'esterno, appare totalmente spaccato.
IL COMMENTO
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