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di Marco Bisacchi

GENOVA - Ottobre può essere il mese davvero decisivo per il rilancio - almeno a livello societario - della Sampdoria. Entro fine mese è attesa l'omologa del piano di ristrutturazione dei debiti da parte del tribunale di Genova che dovrebbe portare l'attuale rosso del club da 200 milioni a 80 milioni. Da lì in avanti si inizieranno a capire meglio i reali scenari anche sportivi, con gli ulteriori investimenti alle porte da parte dei due azionisti di maggioranza Radrizzani e Manfredi. Dall'attuale proprietà filtra ottimismo sul via libera al piano di ristrutturazione del debito nell'ambito della composizione negoziata della crisi, passaggio fondamentale per arrivare al closing.

Dall'omologa in avanti naturalmente la "New Samp" dovrà rispettare le scadenze coi vari creditori (nessuno tra loro avrebbe presentato opposizione rispetto al piano di rientro) e poi procedere ad ulteriori aumenti di capitale sia per ridurre ulteriormente la percentuale delle azioni dell'ex patron Ferrero (attualmente azionista intorno al 48%) sia per poter far scelte diverse anche sul mercato di gennaio e in termini strettamente sportivi. Ad oggi Radrizzani e Manfredi hanno investito i primi 11 milioni per riscattare, almeno in parte, il prestito convertibile che aveva permesso ai due imprenditori di chiudere l'operazione Samp lo scorso giugno quasi all'ultima curva rispetto al pericolo di un fallimento societario.

Ci si aspetta da qui a dicembre un ulteriore aumento di capitale da 20 milioni e soprattutto ci si aspetta un investimento ben più forte sull'aspetto sportivo, non solo sul fronte allenatore (sempre che Pirlo non riesca a consolidare davvero la sua panchina attraverso i prossimi risultati) ma anche sul fronte mercato di gennaio con possibili interventi a stretto giro di posta per rinforzare la squadra. Un mercato che a gennaio non sarà in buona sostanza bloccato per la società blucerchiata, a patto però che i due azionisti tengano fede ai prossimi aumenti di capitale. Si avvicina insomma il momento in cui si capirà - una volta superati i noti vincoli del tribunale - se questa nuova Sampdoria ha davvero voglia di tornare competitiva dopo un inizio di stagione, almeno sul campo, molto negativo.

Tra l'altro proprio in queste ore a proposito di allenatore, al di là della fiducia sempre ribadita dalla Sampdoria nei confronti di Pirlo, sfuma uno dei potenziali candidati alla panchina blucerchiata - Pippo Inzaghi - che pare ormai destinato alla Salernitana per prendere il posto di Paulo Sousa, in serie A. 

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