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Questo pomeriggio alle 15 il gruppo 777 Partners, proprietario del Genoa, si presenterà al Tribunale distrettuale di New York per rispondere delle accuse della Leadenhall Capital Partners, società di gestione patrimoniale con sede a Londra. L’accusa è che 350 milioni di dollari sul totale dei 600 milioni prestati da Leadenhall al fondo 777 Partners fossero in realtà privi di garanzie o già stati dati in garanzia ad altri prestatori.

Nel mirino anche la compagnia di assicurazioni con sede a New York Advantage Capital Holdings LLC, nota come A-Cap che si difende dicendo di aver avuto dai 777 Partners tutte le garanzie necessarie. Lo stesso fondo americano respinge le accuse e oggi si difenderà davanti ai giudici.

Ad agosto il tribunale aveva emesso un'ingiunzione , una sorta di sequestro dei beni al gruppo 777 che quindi da quel giorno non può spostare liquidità e fare operazioni se non con il via libera dei giudici. Un segno di allarme ma anche di tutela in attesa di vederci chiaro e di emettere una sentenza. Insomma si tratta di due creditori che si stanno lamentando a vicenda che potrebbero fare anche un'istanza comune per ottenere qualcosa di concreto e rientrare dei loro soldi.

Oggi A-Cap di fatto gestisce il Genoa essendo uno dei beni dati dai 777 Partners in garanzia. Il Genoa Spa che, prima dell'avvento dei 777 Partners era a rischio fallimento, sicuramente con la gestione attuale ha visto un evidentemente risanamento dei conti, anche grazie all'accordo, passato attraverso il Tribunale, con l'Agenzia delle Entrate che ha permesso un risparmio importante nei confronti dell'Erario con quelli ancora dovuti dilazionati in dieci anni. Sono poi arrivati aumenti degli introiti grazie agli abbonamenti, marketing e le cessioni di giocatori importanti come Dragusin, Martinez, Retegui e  Gudmundsson (che sicuramente hanno fatto arrabbiare molto i tifosi). Ad oggi i rubinetti sono controllati e chiusi da A- Cap che però ha tutto il vantaggio che il Genoa non perda la categoria per non perdere tutto il credito. 

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