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GENOVA - L'incontro tra l'ad del Genoa Blazquez e i tifosi dei club era molto atteso perché serviva fare chiarezza sul presente e sul futuro della società.  Le parole del dirigente hanno in qualche modo rassicurato la tifoseria perché hanno messo in luce un club più solido rispetto a qualche anno fa e un club che sta interessando alcuni soggetti.

"E' Genoa migliore di quello che abbiamo trovato - ha spiegato Blazquez -. Ci sono interessi sul Genoa, ci sono tanti investitori che vedono il club come una società dove investire. Sono contento perché vedono che si sono fatte le cose per bene. Sono sicuro che A-Cap e 777 troveranno insieme un investitore che faccia il socio, non è detto che venga venduto il 100% della società. Cercano un socio che possa essere sia di maggioranza che di minoranza, il mio compito è che il Genoa sia sostenibile e che abbia un successo anche sportivo insieme al gruppo tecnico, con Gilardino e Ottolini".

A-Cap

"A-Cap ha fatto un investimento in 777. Non so esattamente di quanto ma si parla di 2,9 miliardi. Non so quanto abbiano recuperato in questo periodo, l’investimento nel calcio è intorno ai 600 milioni per tutte le società, la metà è stata riversata nell’Everton. Devono continuare a sostenere il Genoa perché se si rischiasse una situazione come durante l’epoca Preziosi, perdono tutto. Per esempio se A-Cap registrasse una perdita di 300 o 400 milioni nelle squadre di calcio, dovrebbero rimetterli loro e non possono permettere che il loro investimento nel settore calcio vada azzerato. Se il Genoa rischiasse di andare in B – e nemmeno voglio pensarlo – per A-Cap sarebbe un problema enorme: non può permettersi che il valore del Genoa scenda. A livello personale ho una responsabilità come amministratore delegato e sarebbe catastrofico se il Genoa andasse verso qualche tipo di fallimento. Non permetterò mai di mettere me e la mia famiglia in quella situazione".

 

Cosa è stato fatto

"Quando siamo arrivati qui tutti i diritti tv di quell’anno e anche quelli degli anni successivi erano già stati spesi, in tre mesi abbiamo messo nelle casse 50 milioni. Per quanto riguarda le giovanili abbiamo fatto la Badia e a Natale ci entreranno i ragazzi. Quando siamo entrati non c’era nessun calciatore con valore nella rosa, l’unico era Cambiaso. Oggi le cose sono diverse. In questo periodo è anche cambiato il rapporto con la città che prima mancava prima. Abbiamo avvicinato la città ai tifosi. Indubbiamente nelle ultime settimane il rapporto è peggiorato ma in tre anni che siamo qui abbiamo migliorato la società, ora è più sostenibile rispetto al passato. Questo è innegabile".

Mercato di Gennaio

"In estate la proprietà ci ha costretto a dire prima avremmo dovuto vendere e solo dopo comprare, questo ci è stato detto in modo molto chiaro e ho spiegato che non si può fare così. In estate ci siamo dati cinque obiettivi, siamo riusciti a raggiungerne due perché non ci hanno lasciato fare altre cose. Se non facciamo questo investimento, alla fine siamo messi male e dobbiamo farlo. Mi hanno detto di sì, condividendo col mister e il direttore sportivo che ci sono tre pezzi fondamentali che Gilardino ci ha chiesto di fare. Uno è il sostituto di Malinovskyi, su cui quest’anno non possiamo contare visto che tornerà tra 4 o 5 mesi, e due giocatori d’attacco perché c’è una mancanza di gol chiara e di opportunità da gol che non abbiamo".