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E' il terzo tecnico della stagione dopo Pirlo e Sottil: a lui il compito non facile del "normalizzatore" in una squadra che sinora sta fallendo gli obiettivi.
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di Marco Bisacchi

E' ufficiale: Leonardo Semplici è il nuovo allenatore della Sampdoria, il terzo della stagione dopo i precedenti esoneri di Pirlo e Sottil. Il tecnico fiorentino sta già allenando la squadra, oggi in doppia seduta a Bogliasco. "L’U.C. Sampdoria comunica di aver affidato a Leonardo Semplici il ruolo di allenatore responsabile della prima squadra. Lo staff di Semplici sarà composto inoltre dalle seguenti figure: Andrea Consumi (allenatore in seconda), Rossano Casoni (collaboratore tecnico), Yuri Fabbrizi (preparatore atletico) e Walter Bressan (preparatore portieri)" il comunicato della società blucerchiata che annuncia la novità definita nelle ultime ore dopo il colloquio di ieri a Milano tra il presidente Manfredi, il ds Accardi e lo stesso Semplici.

MINI CONTRATTO

L'allenatore toscano - 57 anni - percepirà circa 200 mila euro fino a giugno, con opzione di rinnovo in caso di promozione in Serie A. Un obiettivo ad oggi complicato da raggiungere visto che la Sampdoria - dopo i tanti errori di questa travagliata gestione, in termini di mercato e gestione di allenatori e giocatori (primo vero responsabile Accardi) - in questo momento si trova in piena zona play off. Domani dovrebbe andare in scena la presentazione del nuovo allenatore, quindi sabato l'esordio a Marassi contro lo Spezia, curiosamente l'ultima squadra che Semplici ha allenato: nel 2023 la retrocessione in B con gli aquilotti, ora lanciatissimi in classifica, dopo lo spareggio perso col Verona.

IL NORMALIZZATORE

La reazione dei tifosi, almeno dando un'occhiata ai social, al momento è abbastanza freddina rispetto all'arrivo di Semplici, che aveva fatto benissimo alla Spal (portata dalla C alla A e poi salvata due volte nella massima serie) ma che poi a Cagliari e alla Spezia ha lasciato ricordi meno dolci. E però Semplici ad oggi - almeno stando all'idea del club - rappresenta un "normalizzatore" che dovrebbe dare maggiore tranquillità, anche mentale, a una squadra che - pur coi suoi limiti - non si è probabilmente mai espressa per le sue piene potenzialità. La gestione di molti giocatori (i portieri, Borini, Kasami, Pedrola e molti altri ancora) in effetti finora ha lasciato a desiderare, non solo per le responsabilità di un comunque deludente Sottil. Vedremo se ora la Sampdoria riuscirà davvero a fare le cose... Semplici. 

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