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La grande icona del calcio ci ha lasciati il 5 gennaio 2023
3 minuti e 0 secondi di lettura
di Dario Vassallo

E' stato un'icona. Non solo della Sampdoria dove è esploso, protagonista assieme ad una squadra irripetibile di un'epica cavalcata verso il successo che lo ha portato a vincere uno Scudetto, una Coppa delle Coppe, tre Coppe Italia e una Supercoppa italiana. Non solo della Juventus con cui ha conquistato un altro Scudetto, una Coppa Uefa e una Champions League. E neppure del Chelsea, dove è stato sia giocatore che allenatore e dove la sua foto giganteggia nella Hall of fame del club londinese con il quale si è portato a casa una Supercoppa Europea, una Coppa d'Inghilterra, una Coppa di Lega e un'altra Coppa Uefa.

Una carriera straordinaria

No, perché Gianluca Vialli è stato semplicemente un'icona del calcio tout court, tra i giocatori più amati e soprattutto rispettati indipendentemente dalle casacche che ha indossato. Una carriera durata 19 anni durante la quale ha disputato – tra serie A, Premier League e coppe europee – 673 partite segnando 259 reti. Per non parlare della Nazionale dove vanta un bronzo a Italia '90, un argento e bronzo agli Europei U21 del 1984 e 1986 per un totale di 59 partite con la Nazionale maggiore e 16 gol. Un campione anche di garbo, mai sopra le righe, gentiluomo ironico e affabile che sapeva fare spogliatoio dentro e fuori dal campo e che con grande dignità aveva affrontato la battaglia con quello che aveva definito "l'ospite indesiderato", un compagno di viaggio poco gradito contro il quale ha comunque lottato senza mai perdere il sorriso.

Vialli nell'Archivio Storico di Primocanale

Ciò nonostante, quando due anni fa – il 5 gennaio 2023 – arrivò la notizia della sua scomparsa, anche se in qualche modo attesa dal momento che la sua situazione negli ultimi tempi si era progressivamente e irreparabilmente aggravata, il dolore e lo strazio furono enormi. E se i funerali a Londra dove viveva per decisione della famiglia si svolsero in forma privata, non così le tante testimonianze organizzate per ricordarlo in Italia (guarda QUI il saluto dei genovesi). Primocanale ha seguito passo passo non solo la carriera di Vialli in blucerchiato ma anche i momenti più importanti successivi testimoniando tutte le volte che per un motivo o per un altro è tornato in Liguria e/o a Genova. Dell'immenso materiale che si può trovare nel nostro Archivio storico abbiamo estrapolato alcune delle pagine più significative. Per non dimenticare come la sua passione sia stata una delle più belle definizioni del Calcio.

Guarda QUI la sezione dell'Archivio storico dedicata a Vialli e alla Sampdoria degli anni d'oro

Genova ricorda Gianluca 

Tante le iniziative in ricordo di Gianluca Vialli in questi giorni a Genova. Appuntamento domenica 5 gennaio e lunedì 6 alla sala archeologica dei Giardini Luzzati con la mostra "Un uomo, un campione, Gianluca Vialli" allestita - con cimeli, maglie e ricordi - dal Museo Sampdoria. Annunciata la presenza nella mattinata di domenica del nipote Riccardo Vialli, oltrechè di alcuni ex compagni in blucerchiato come Gianni Invernizzi e Marco Lanna.

Nella giornata del 6 gennaio ci sarà una messa celebrata da Don Valentino Porcile (grande tifoso doriano) in ricordo di Vialli: appuntamento alle 10 nella parrocchia di San Siro a Nervi.

Sempre nella giornata del 6 gennaio i tifosi blucerchiati si sono dati appuntamento al Molo dell'Amicizia a Quinto in mattinata - intorno alle 11 - per un nuovo omaggio all'indimenticato bomber dello scudetto '91 come già accaduto l'anno scorso. Il molo è diventato iconico per una bella immagine che vede protagonisti Vialli e Mancini nel film "La Bella Stagione" che ripercorre proprio quella stagione irripetibile per la Sampdoria. 

 

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