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La sosta aiuterà l'attaccante a smaltire l'infortunio, anche lui è l'arma in più
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di Giovanni Porcella

GENOVA - Strana parabola per Caleb Ekuban. L'attaccante italo-ghanese dopo un avvio molto stentato, come tanti altri, con l'arrivo di Blessin a guidare il Genoa è rinato. Forza fisica, tanta corsa e finalmente pure il gol in campionato, peraltro importante al Venezia. Una liberazione dopo 22 presenze  troppo spesso lontano dalla zona gol.

Ekuban aveva segnato una rete in Coppa Italia alla Salernitana, in panche c'era Shevchenko, poi di nuovo il nulla nella regressione totale del Genoa. La rinascita però è durata poco perché Ekuban è stato sfortunato. Un brutto guaio muscolare l'ha bloccato per molte settimane ma ora è pronto e per il match di Verona, dopo la sosta, rappresenta più di un'opzione. C'è bisogno di tutti per compiere il miracolo della salvezza e l'attaccante deve buttarsi alle spalle brutte prestazioni iniziali e la jella.

Si stanno scoprendo forze inattese nel Grifo che sembra non aver paura di nessuno, Frendrup il caso più eclatante, e per l'asfittico attacco rossoblu Ekuban può dare qualcosa in più. Intanto sta recuperando anche Piccoli e non è una brutta notizia. Più lungo il rientro per Cambiaso, Criscito e soprattutto per Vanheusden. Ma Blessin ha praticamente due giocatori per ruolo in queste ultime otto partite decisive per la storia recente del Genoa.