Lo Spezia torna da San Siro con un passivo di due gol non troppo pesante, rispetto ad altre esibizioni esterne della squadra con più gol al passivo del campionato, 34 in 15 partite, quindi più di 2 a gara. Ma la classifica resta ferma, dopo tre sconfitte consecutive, e il margine di sicurezza è ormai virtuale: dietro le Aquile a 11 punti, ci sono infatti solo il Genoa a 10, Cagliari a 9 e Salernitana a 8. Quattro squadre in tre punti e alla fine del girone di andata mancano solo quattro gare. Il calendario assegna alle Aquile l'impegno casalingo col Sassuolo, la trasferta all'Olimpico con la Roma, l'Empoli al Picco e la chiusura al "Maradona" contro il Napoli, dove lo scorso anno in dieci lo Spezia aveva vinto 2-1.
Realisticamente si tratta di fare punti soprattutto in casa, anche se i neroverdi di Dionisi e gli azzurri di Andreazzoli sono quest'anno quel che nello scorso campionato era stato lo Spezia di Italiano. Il suo successore Thiago Motta, ingaggiato con un triennale dopo la fuga a sorpresa verso Firenze dell'ex idolo della Curva Ferrovia, si sente ancora saldo in sella e gode della fiducia della proprietà americana. Malgrado le voci, il destino spezzino di Motta non sembra legato ai prossimi risultati. Ma per spazzare via le illazioni servono punti.
IL COMMENTO
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