GENOVA - Si chiude come fosse una festa l'ultima partita del Genoa in Serie A, terminata con una sconfitta per 1-0 in casa contro il Bologna di Mihajlovic (decisivo il gol di Barrow nella ripresa). Sui volti dei tifosi rossoblù prima del fischio d'inizio non c'è speranza né tensione, ma un'armonia che quasi non si spiega.
La Gradinata Nord, stracolma, regala spettacolo dall'inizio alla fine, non rimanendo mai in silenzio ma anzi alzando la voce sempre di più. La coreografia iniziale mostra un uomo con una bandiera rossoblù in cima ad una montagna, cima che, in Serie B, i sostenitori del Grifone si augurano di raggiungere, se non subito il prima possibile.
Sul secondo anello appare la scritta Gente di Mare, forse le parole migliori mai usate per definire i genoani, ma anche i genovesi. Subito sotto sventolano le fasce a tinte rossoblù, con un entusiasmo quasi inspiegabile. E da sinistra a destra ecco la coreografia promessa: lo striscione che recita, insieme al canto della Nord: "Gli stessi colori che cadono in mare, quando il sole tramonta senza salutare".
I brividi scorrono anche sulla pelle di chi non sostiene questa squadra. La partita non ha molto da raccontare: tre volte ribattuti i tiri di Yeboah, Portanova impegna solo una volta Bardi. Dall'altra il Bologna impegna due volte Semper, che poi viene bucato da Barrow nella ripresa. E' il gol che decide il match e chiude la stagione.
Al fischio finale fuori dallo stadio c'è chi mostra la sua delusione che vale per tutta la stagione, ma c'è anche chi guarda con fiducia al futuro. C'è chi chiede la rifondazione della squadra per affrontare al meglio un campionato difficile e combattivo come quello di serie B, c'è chi sogna il ritorno di Gasperini in panchina. Ripartenza è la parola d'ordine.
Il corteo è partito intorno alle 19,30 da via Canevari in direzione ponte Castelfidardo, corso Sardegna per poi proseguire verso la Foce. Bandiere, sciarpe, cori e applausi a sostegno dei colori rossoblù. Giovani, adulti e anche tanti bambini segno di un amore incondizionato per la squadra. Migliaia di persone in corteo, circa 10 mila persone. Illuminati dalle torce e avvolti dai fumogeni l'arrivo a piazzale Kennedy: ed è lì che ha avuto inizio la festa d'orgoglio rossoblù.
Qui la festa dell'orgoglio rossoblù è proseguita con le parole del presidente Zangrillo: "Non dobbiamo stare là dove non meritiamo di stare per più di un anno" (Guarda qui).
Anche l'allenatore Blessin, ancora incerto di quale sarà il suo futuro, ha caricato i tifosi garantendo che la squadra farà il possibile per tornare in serie A" (Guarda qui).
IL COMMENTO
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