
"Sono rammaricato e dispiaciuto. Ma un dato è certo: fuori le mele marce dal progetto Erzelli": Carlo Castellano, il presidente di Genova High Tech (Ght), che gestisce la realizzazione del nuovo polo tecnologico di Genova, ha espresso con queste parole la posizione della società per le indagini sul giro di presunte tangenti che ha portato alla sospensione di tre ingegneri. In una conferenza stampa Castellano ha ribadito che la costruzione del parco tecnologico, sulle alture di Sestri Ponente, deve avvenire "nel rispetto della massima trasparenza" e ha sottolineato che le indagini hanno preso le mosse proprio da una denuncia di Ght. "Abbiamo avuto sospetti e sentori strani - ha spiegato l'ad di Ght, Pietro Mensi -. Così sono corso dai carabinieri a denunciare quanto sapevo".
Mensi avrebbe raccolto lo sfogo di un fornitore bresciano che lavorava in subappalto e che si sentiva minacciato e vittima dei tre ingegneri indagati. "Mi fa piacere che si sia fatta chiarezza. Il progetto degli Erzelli deve rimanere pulito" ha commentato. Giuseppe Rasero, primo azionista di Erzelli, ha commentato: "Se ci sono persone che rubano è giusto che rimangano fuori da questo progetto, che riteniamo di importanza fondamentale per il futuro di Genova". A farsi carico degli ammanchi dovuti a una eventuale 'gonfiatura' delle fatture sarà la stessa Aurora Costruzioni.
IL COMMENTO
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