Anche a noi cosiddetti dello sport è capitato di essere oggetto di farneticanti contestazioni e persino di interruzioni del nostro servizio di informazione, per fortuna apprezzato dalla maggioranza del pubblico di Primocanalesport e Primocanale, da parte di chi confonde il dissenso (peraltro, nel caso in oggetto, del tutto immotivato e a cui noi tutti siamo sempre pronti a dare spazio) con la superficialità, l'arroganza, il sentirsi padroni di ciò che non gli appartiene. E' una sensazione di sconfitta che però, smaltita la delusione, si trasforma subito in voglia di continuare a lottare per i nostri telespettatori e per noi stessi, che crediamo nel nostro lavoro.
Il nostro gruppo, privato e guidato da un editore puro, ovvero dedito soltanto a questa attività e non ad altre "collaterali", non beneficia di canone o abbonamento e porta avanti il suo ruolo confidando sulle proprie forze e la capacità di stare sul mercato. Chi ha attentato al nostro lavoro ha completamente sbagliato bersaglio, dimostrando anche di capire molto poco, oltre che di Genova e della Liguria, anche della società di oggi (maurizio michieli, direttore).
IL COMMENTO
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