Politica

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Dieci anni passati in un baleno. Volati via.
Abbiamo vissuto questi dieci anni in un maremoto di notizie, di tragedie e di gioie, sempre con entusiasmo e passione.
Così, ora che dopo dieci anni, lascio la direzione responsabile di Primocanale per un altro delicato incarico, mi rendo conto di quanto sia giusto dare il passo a un giovane.

E' cambiato il mondo e nel nostro microcosmo genovese e ligure se ne sono accorti in tanti. Anche io sono tra questi.
Sono arrivato a Primocanale nel gennaio del 2003 e avevo 55 anni. Lascio (ma non fuggo) a quasi 65, l'età in cui ogni uomo dotato di ragione dovrebbe comprendere che i neuroni non sono indistruttibili e funzionano più felicemente nel cervello di un ventinovenne, Gilberto Volpara, per esempio, che prenderà il mio posto.

E' cambiata la politica, non trovo quasi più nessuno di coloro che ho seguito in quarant'anni di vita da giornalista. E' cambiato il modo di informare: appartengo con orgoglio a chi non riesce a staccarsi dalla carta stampata pur comprendendo l' incredibile diffusione della televisione e la sua popolarità e lo sviluppo esplosivo dei nuovi media che osservo, ma, probabilmente, con poca voglia di usare.

Il direttore di un tg oggi deve essere giovane, veloce, aggressivo. La società gli scappa da sotto i piedi, le news si moltiplicano, i telespettatori sono davanti al teleschermo e al pc o ai tablets.
Una sera, durante una trasmissione in diretta in cui si parlava di vecchi politici che resistevano all'assalto dei giovani, una simpatica telespettatrice mi disse: "Parla lei! Cominci a dare il buon esempio e lasci il suo posto a un giovane".
Cara amica, oggi esaudisco il suo desiderio. Sì, forse ci ho messo un po' a prendere la decisione, ma alla fine, vede, ce l'ho fatta.

Primocanale, dopo dieci anni, grazie all'intuizione ancora una volta confermata  e agli investimenti dell'editore, fatti anche in momenti in cui altri imprenditori chiudevano la borsa, grazie alla passione unita all'onestà intellettuale dei giornalisti, dei tecnici e degli amministrativi, ha raggiunto un livello che mai avremmo sperato di raggiungere.
Il digitale terrestre è stato superato e con i nuovi canali di tutto il nostro Gruppo abbiamo quasi raddoppiato gli ascolti.

Ma quello di cui sono più orgoglioso è l'affetto che abbiamo tra la gente. Affetto che ci è stato dimostrato, non tanto da gran parte della classe politica che preferirebbe meno informazione e meno controllo, ma dai liguri. E che Primocanale si è conquistato sul campo durante le grandi tragedie che hanno martoriato la nostra terra fragile, ma anche con un'informazione attenta,  certamente non neutrale, e ci mancherebbe! ma fondamentalmente onesta.
Grazie cari telespettatori e stateci sempre vicini.

Mario Paternostro
Direttore di Primocanale