
Il primo comprende i comuni che nel 2011 hanno superato la soglia-obiettivo del 45%. Al primo posto Garlenda , con il 75,44%. Seguono Noli (72,81 %), Villanova d’Albenga (64,07 %), Pietra Ligure(61,02 %), Arnasco (58,59%), Camporosso (54,61%), Laigueglia (52,95%), Onzo (49,20), Casarza Ligure (45,70%).
Del secondo cartello fanno parte i comuni che hanno superato il 25% e hanno una produzione procapite di 450 chilogrammi per abitante in un anno, a fronte di una riduzione alla fonte dei rifiuti. Sono Uscio, Guisvalla, Murialdo, Soldano, Rialto, Calice Ligure, Orco Feglino, Piana Crixia, Aquila di Arroscia e Albisola Superiore.
Il terzo gruppo comprende i comuni che hanno registrato un risultato di raccolta differenziata compreso tra il 25 e il 30% con un incremento, rispetto al 2010, di almeno 5 punti percentuali. Si tratta di San Bartolomeo al Mare, Loano, Borgio Verezzi, Giustenice, Porto Venere, Bardineto e Varazze.
Nel quarto fanno parte i comuni con un risultato di raccolta fra il 30 e il 35%, con un incremento di almeno 3 punti percentuali rispetto al 2010. I comuni sono San Lorenzo al Mare, Casanova Lerrone, Gorreto, Zuccarello, Sestri Levante, Tiglieto, Campo Ligure, Rossiglione, Masone, Cosseria, Framura, Chiusanico, Genova e Sanremo.
Infine i comuni con un risultato fra il 35 e il 45 % e un incremento di almeno 2 punti, sempre rispetto al 2010: Santo Stefano al Mare, Armo, Vendone, Cogoleto, Rapallo, Castiglione Chiavarese, Ospedaletti, Erli, La Spezia, Rezzo, Finale Ligure, Alassio, Moneglia, Taggia, Arenzano, Plodio e Santa Margherita Ligure.
IL COMMENTO
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