Cronaca

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"Non guardo più film, preferisco guardare in giro, per strada. Esco, faccio i giri, saluto la gente. Molti sono morti..io no".

Rino è solo un diminutivo. "Che vuoi che ti dica? Non mi ricordo nemmeno più da quanto, sono vecchio...".
Alvarino detto "Rino".
Mani grandi, labbra sottili, jeans macchiati di marmellata.
Ottantaquattro anni che "Non credevo di finire così".
Cammino veloce, non voglio fermarmi. Esco dal lavoro che sono le 11,30. Le persone normali sono impegnate con la pausa caffè di metà mattinata.
Io finisco la prima parte di giornata, vado a casa. Non ho mai i fazzoletti nella borsa. A volte servirebbero. E' bello dire "Ce l'ho io", io che non ho mai nulla.
Sigaretta? "Non ho vizi, ma grazie". Sto andando a casa, accelero. Non ci riesco e torno indietro.
Mi fermo davanti a lui che rimane immobile sotto l'ulivo, in Porta Soprana a Genova. Ha cambiato mercanzia questa settimana...
Scherzo.
La settimana scorsa Alvarino vendeva bambole senza braccia.
Sul muretto una vecchia tovaglia da tavola e sopra una fila di bambole anni settanta.

Alcune ingiallite, brutte, con i capelli mangiati dall'umidità. Chissà chi era la bambina che si divertiva a tenerla tra le braccia? Domande, pensieri. Che brutte bambole.
"Adesso vendo i film".
Rino non ama parlare, ma una cosa la dice: "Prendo 600 euro di pensione. Quattrocento vanno in affitto e gli altri 200 nella spesa, nelle piccole cose".
Come si fa a mangiare con 200 euro al mese?

Tiro fuori la mia lista. C'è scritto "Acqua, scottex, cartaigienica, uova di lompo".
E' la lista di una single che mangia male, ma alla quale non manca la carta per.... le mani. Va bene.
Mettiamo dei prezzi, approssimativi certo.
Acqua (30 cents a bottiglia) scottex (2,20 due rotoli) cartaigienica (3,70 uso quella profumata perchè è colorata) uova di lompo (3,90).
Mi vergogno, metto via la lista. Uso le dita.
Cosa ti piace mangiare? "La pasta al sugo", dice Rino. E sorride.
Mi siedo, prendo tempo.
"Mi arrangio - dice lui - Mi piace anche l'insalata. A volte me la faccio bastare".
La "crisi" con la Ci erre che rimangono incastrate in bocca.
"Scelta": questa è etimologia.
Scelta?
"Mia moglie è mancata, sono rimasto solo..."
Siamo sempre costretti a scegliere.
E' da una vita che siamo in crisi.
Ma tutto questo, gli occhi di Rino, le bambole rotte, vogliamo ancora chiamarli crisi?
Ma è perchè c'è da scegliere tra cartaigienica e un pacco di pasta?
"Ma io che a casa ho tante cose - spiega lui - Porto tutto qui e cerco di arrotondare. A volte riesco a comprare una bottiglia d'olio, a volte...mm..gli spaghetti".
Rino, quanto costa quella videocassetta? Venti videocassette sono messe in ordine sulla tovaglietta.
Film italiani e stranieri.
Spielberg è vicino a De Sica.
"Non so, facciamo un euro? Due? Meno?".
Non ho un videoregistratore, vorrei averlo, invitare le amiche. Venite anche voi a comprare una videocassetta da Rino. Poi, facciamo merenda il sabato pomeriggio, guardiamo i film. Ci dimentichiamo il mondo. Scappiamo dalla crisi.
Scegli tu, anzi fai scegliere a lei. Non scegliere. Niente crisi.
E tu che film guardi? "Io ho smesso. Ma poi, i film d'amore non mi sono mai piaciuti.