Elezioni, Grillo a Genova: "Non vado in tv, noi prima forza del paese"

Tsunami Beppe Grillo travolge Savona, da dove ha iniziato il suo tour che si è concluso a Genova in serata.

Da piazza Sisto IV intanto, tra polemiche a 360 gradi, avvicinato prima del comizio, sbotta: “Non mi candido per governare”. E sul palco si scatena in un susseguirsi di attacchi. “Se credete al nano credete anche a Mastrolindo” dice.

E ancora, gli slogan che ha caratterizzato la campagna elettorale del Movimento 5 stelle: “Basta cemento”. “Il lavoro? – dice Grillo – ce lo reiventeremo, ma stop ai lavori da 600 euro al mese”. Attacca poi i sindacati: “Complici del disastro politico”.

Entrando nello specifico savonese: “No a Maersk di Vado, anche a Genova i container sui tir girano vuoti”. E ce n’è anche per la chiesa: “Da quando l’amministratore delegato ha dato le dimissioni sono preoccupato. Ma il Papa non ha retto la curia, le chiese sono vuote e queste tecnologie stanno cambiando il nome e la chiesa non lo sa”. Di fronte a una vicenda come quella del Monte dei Paschi di Siena, "se avessimo avuto un presidente come Sandro Pertini avrebbe battuto i pugni sul tavolo e chiesto i nomi dei responsabili. Invece c'è Napolitano 'o guaglione', lui ha detto "eh ma no non si può. C'è la privacy":  "Hanno fatto entrare i Ds e il Pd, si sono fatti i loro interessi. E i soldi sono spariti" ha aggiunto. Poi in marcia verso Genova, dove è atteso in piazza De Ferrari, prima precisando: "I politici vanno in tv, io mi rifiuto".

Poi a Genova. "Siamo diventati la prima forza del Paese, si avvera un sogno straordinario iniziato dieci anni fa" ha detto. Giunto in camper da Savona, Grillo non ha risposto alle domande dei cronisti in attesa.

"Sono orgoglioso di fare a Genova, é la mia città, ho tanti amici, anche quelli che mi criticano perché dicono che ho la villa, che ho fatto i soldi" ha aggiunto, per poi ribadire quanto va ripetendo nei suoi comizi. "Obama ha annunciato che quelli di Standard's and Poor lui li vuol mettere in galera - ha detto - mentre noi li abbiamo messi al Governo".

Infine non ha voluto rispondere alle domande dei giornalisti. Nonostante le reiterate richieste dei cronisti, e in particolare quelle Sky (la tv con la quale aveva concordato un'intervista), il leader del Movimento Cinque Stelle al termine del comizio si è a lungo intrattenuto con i suoi simpatizzanti e militanti, ma ha evitato di avvicinarsi ai giornalisti e di rispondere alle loro domande.