Politica

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“In questo momento, come disse Borrelli, resistere, resistere, resistere”: chiede agli elettori di resistere alla tentazione del compromesso, e per farlo cita l’ex pm di Mani Pulite Francesco Saverio Borrelli. Paolo Putti, capogruppo del Movimento 5 stelle in Consiglio comunale, non ha dubbi: la linea di Beppe Grillo è giusta. No a qualunque accordo per dare la fiducia a un governo Bersani. “Capisco che sia difficile, capisco che la gente sia preoccupata, ma chiedo di non cedere, perché se cediamo tutto quello che abbiamo fatto diventa vano”, dice Putti.

No all’accordo col Pd, che dal canto suo non vuole scendere a compromessi con il Pdl. Il numero di scenari possibili si restringe, ma per Paolo Putti la strada per uscire dallo stallo è una, e molto semplice: “Al momento vedo come unica possibilità quella di un governo 5 stelle, sarebbe una bella prova. A capo dell’esecutivo? Lo deciderà la gente votandolo”.

E mentre a Roma si cercano soluzioni allo stallo politico, a Genova gli esponenti del movimento chiedono i conti delle società partecipate: da Amt ad Aster, da Amiu a Iren. “Serve capire se ci sono sprechi e se ci sono modi per evitarli. Non siamo i giustizieri della notte, non siamo né giudici né boia, siamo cittadini che vogliono chiarezza. Pendo che ci siano competenze per dare un contributo”.

L’ordine del giorno che chiedeva i dettagli dei conti delle società partecipate era stato approvato lo scorso settembre, ma finora i libri mastri delle 11 società partecipate sono rimasti negli archivi. E i consiglieri del movimento 5 stelle si dicono pronti a un’azione dimostrativa: “A questo punto stiamo riflettendo se andare a prenderceli. Noi vogliamo che le società partecipate vadano bene”.