Politica

1 minuto e 27 secondi di lettura
“Sono 20 anni che sentiamo parlare di cambiamento, per noi hanno perso la credibilità”: parola di Roberta Lombardi, Capogruppo Movimento 5 Stelle alla Camera, dopo l’incontro di questa mattina con Pierluigi Bersani. L’ennesima porta sbattuta in faccia: il Movimento 5 stelle ribadisce il suo "no" a qualunque appoggio a un governo Bersani. Questa volta però la sede è formale: l’incontro per le consultazioni con il presidente del Consiglio incaricato.

In casa Pd qualcuno sperava nell’intesa, ma è rimasto deluso. Critico il segretario genovese: “Chi ha questo bottino elettorale dovrebbe metterlo a disposizione degli interessi del Paese, stanno perdendo un’occasione”. La strada per Bersani si fa sempre più in salita. Nel partito c’è chi vorrebbe l’accordo col Pdl per un governo a termine, ma il segretario nazionale non ci sta, e nemmeno Lunardon.

Niente accordo col Pdl, nessun appoggio dai Cinque stelle, e al Senato i numeri per la fiducia continuano a mancare. Una delle possibilità è che ora il Presidente della Repubblica dia l’incarico a qualcun altro, ma per Lunardon Bersani deve andare fino in fondo: “Penso sarebbe giusto che portasse questo tentativo in Parlamento per valutare se c’è la fiducia al Senato”.

Obiettivo: provare a spaccare i 5 stelle replicando quanto accaduto per l’elezione di Pietro Grasso alla presidenza del Senato. Il movimento però si dice compatto e per bocca del capogruppo Vito Crimi gela le speranze di chi contava in un’uscita dall’aula per abbassare il quorum e consentire l’elezione di Bersani senza votarlo esplicitamente e taglia corto: “Non usciremo dall’aula”.