economia

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"La guerra di Carige": questo il tema del dibattito del lunedì sera di Primocanale, dopo il durissimo documento di Bankitalia di cui ora si attende la pubblicazione. "Preferisco che l'azionariato di controllo di una banca come Carige sia in mani pubbliche piuttosto che in gruppi di fuori regione o fuori nazione", dice Claudio Scajola, che si schiera contro l'interruzione della gestione Berneschi: "Guai se qualcuno pensasse di scaricare colpe su Berneschi e santificare quelli che hanno interrotto in modo traumatico questa conduzione", dice l'ex ministro.

Il dibattito si scalda quando si parla dei ruoli delle banche e delle fondazioni. "Le banche italiane sono rimaste solide non grazie agli aiuti degli stati, ma grazie al taglio del credito", polemizza Scajola, cui risponde l'ex senatore Luigi Grillo: "Non è vero che le banche si sono patrimonializzate stringendo sul credito". E poi le polemiche sul ruolo della Fondazione: "Non è una polemica su Repetto, ma solo due fondazioni in Italia hanno il controllo sugli istituti: Fondazione Mps e Fondazione Carige", dice Grillo.

Alla fine l'appello di Luigi Grillo: "Basta litigi, questi contrasti hanno portato Carige sotto i riflettori in maniera negativa, anche agli occhi di Bankitalia". Resta forte la preoccupazione per una banca fortemente legata al territorio: "Serve una regia molto forte in una fase estremamente delicata, la fondazione deve giocare un ruolo chiave", dice l'imprenditore Giovanni Calvini.