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"La stessa persona che possa essere Premier e segretario del PD? Penso non ci debba essere una preclusione ma nemmeno un automatismo”.


Andrea Orlando, Ministro dell’Ambiente, intervistato in esclusiva negli studi di Primocanale dal Direttore Luigi Leone spiega la sua posizione sul dibattito interno al PD: “ Se come io mi auguro vincerà un segretario che non vorrà subito correre per le elezioni politiche ma vorrà dedicare un arco di tempo lungo alla costruzione di un partito che per me molti aspetti non c’è ancora: secondo me le ore del giorno servono tutte. Credo che ci voglia una persona che decida magari di rinunciare un poco alla ribalta mediatica ma che stia sul pezzo, giri per andare ad incontrare. Al di la dei candidati bisogna chiedersi cosa serve di più alla costruzione del partito”.


Sull’entusiasmo che Matteo Renzi sta raccogliendo in tutte le piazze italiane, aggiunge: “Se uno vuole bene al PD, non può che essere felice che esista una persona in grado di riempire le piazze e suscita entusiasmo, sarebbe autolesionismo ma con franchezza va detto che va evitato un conformismo: in campo devono stare opzioni diverse e l’opzione che propone Renzi non corrisponde all’idea che io ho di partito. Senza nessuna demonizzazione ma credo che la discussione vada fatta. Penso che un pensiero politico come quello della sin anche di der sociale che guarad di piàù glia spetti del lavoro credo sia una risorsa importante per il partito democratico. Se il Pd rinunciasse a questa cultura politica penso sarebbe più debole”. Poi un “affondo” sul Sindaco di Firenze: “Una delle ragioni che mi hanno portato delle perplessità a sostenere Renzi è quella che trovavo ingenerose le cose che lui ha detto nei confronti delle persone che oggi lo sostengono, ad esempio quello che ha detto di Franceschini o di altri dirigenti politici. Io sono convinto che Gianni Cuperlo è quello che sta facendo lo sforzo più importante per cercare ad affrontare il tema di che cosa c’è mancato dal punto di vista della proposta politica in questi anni. E poi ha detto una cosa importante: se dovessi essere il nuovo segretario, io farò quello”.

E poi sui rapporti tra PD e Pdl manda un messaggio forte: “ Se c’è una cosa in cui tutti siamo d’accordo all’interno del PD è questa: il governo è necessario ma non può stare in piedi a qualunque costo. Non possiamo barattare il Governo con esigenza di carattere personale che Berlusconi pone. Abbiamo digerito anche alcuni rospi ma alcuni non sono commestibili e che non provino a metterceli sul piatto. Abbiamo detto come ci comporteremo e cosa vogliamo fare, ma non possiamo fare finta che una legge non ci sia”. E poi a chi ha scelto di stare dalla parte di Renzi chiede una risposta: “Di spiegare il perché. In politica si può cambiare idea ed è la condizione per il cambiamento,ma il punto fondamentale è quello che si deve spiegare il perchè. Renzi ha bisogno, come tutti i candidati, di poter mettere in campo un progetto politico, di poterlo declinare progressivamente, precisare e rafforzare: ha bisogno di persone che vadano a chiedergli conto anche delle cose che farà. Serve un dibattito politico. Uno può cambiare idea, ma non può cambiare idea dicendo vado con lui perché è quello che può vincere contro il centro destra. Non basta, bisogna avere un progetto che regga allo scontro vero. Bisognerebbe che i gruppi di dirigenti politici che hanno costruito il loro ruolo in ragione del loro pensiero politico, non si limitino ad argomenti cosi banali: mi pare che non aiutino nemmeno Renzi”. Infine sul futuro del Governo: “Dico che in questo momento alla vigilia di una possibile crisi internazionale, e facciamo di tutto perché non ci sia, non abbiamo bisogno di una campagna elettorale e una vacatio. Arriviamo prima approdo sicuro, che è determinato da una nuova legge elettorale, poi andiamo a ipotizzare il voto”