
Non solo l’addio a Sel, ma le dimissioni da consigliere regionale per tornare a fare il lavoro di anestesista; un addio alla politica che è anche una prima assoluta («Mi hanno chiamato media nazionali per parlarne, ma ho detto di no»), e che Quaini spiega così: «Facendo il medico sono abituato che se somministro un farmaco agisce in 30 secondi, qui i tempi sono di anni. La politica mi ha deluso».
Sei leggi regionali e una cinquantina di interrogazioni sulla sanità: questo il bilancio dei tre anni da Consigliere regionale di Quaini, che ora tornerà a fare l’anestesista. Dell’esperienza in Regione resta però anche il caso delle spese pazze in Consiglio regionale, che ha travolto il gruppo di Italia dei valori. «Sui conti dei gruppi serve più chiarezza», dice l’ex consigliere, che chiama in causa la commissione di controllo delle spese: «Se delle spese sono state ritenute valide questo è un problema. C’è un organo retribuito, la magistratura chiarirà se ha fatto il suo lavoro».
IL COMMENTO
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