cronaca

1 minuto e 5 secondi di lettura
Ottanta eventi in cinque giorni, oltre trenta scuole coinvolte, più di diecimila studenti intervenuti in maniera attiva: sono i numeri di “Anche io ho qualcosa da dire”, il tour itinerante di Telecom Italia che si è chiuso oggi al Museo del Mare di Genova, trasformata per l’occasione nella capitale della tutela dei minori online.

Il tour  ha affrontato con l’ausilio di esperti e professionisti numerosi temi, quali l’adescamento online (grooming) e la diffusione di materiale pedopornografico autoprodotto dagli stessi minori (sexting) o realizzato a dispetto da coetanei o adulti per ricattare (sextorsion) o per alimentare il mercato di immagini e video che vedono protagonisti bambini e adolescenti.

Sono stati inoltre approfonditi il cyberbullismo e le altre manifestazioni di prepotenza sui social network, e si è data enfasi ai comportamenti illeciti tipici su Internet come, ad esempio, il download illegale di brani musicali e di film. In quest’ottica, si è svolta la manifestazione “Bandisti contro banditi”, tre concerti aperti al pubblico (due a Palazzo Ducale e uno in via San Vincenzo), che hanno visto esibirsi band rock, pop, soul e jazz, con l’obiettivo di invitare i ragazzi a scoprire il gusto della musica vera, in contrapposizione a quella scaricata illecitamente dalla Rete.