
Con questa iniziativa la Regione Liguria ha avviato un processo partecipativo, condividendo e discutendo con i territori i contenuti del Piano prima dell’approvazione da parte del Consiglio regionale, piano destinato a disciplinare in un unico strumento 5.400 chilometri quadrati, 300 chilometri di costa e una regione molto particolare, con l’80% della popolazione residente nei 63 comuni costieri con il resto del territorio con una densità inferiore ai 20 abitanti per chilometro quadrato.
“Grazie a questa scelta innovativa, il principale atto di pianificazione territoriale regionale sarà discusso e formato prima del procedimento di adozione, una scelta che pur non essendo obbligatoria dovrebbe essere applicata anche dai comuni e dagli altri enti pubblici territoriali”, spiega l’assessore alla Pianificazione Territoriale e Urbanistica Gabriele Cascino.
“Il nuovo piano territoriale avrà una attenzione particolare per la tutela le aree agricole pregia, fino a 250 metri sul livello del mare e per la costa, dove resterà tutto come prima, con il Piano della Costa che dovrà assicurare un miglioramento del consumo del suolo con progetti di qualità e calati nel sistema paesaggistico ligure con adeguata e migliore partecipazione di Regione Liguria e comuni insieme. Interagire è importante perché non sempre i comuni hanno una visione regionale e globale del paesaggio”, ha affermato Cascino. Nei terreni boschivi oltre i 250 metri sul livello del mare, oggi off-limts per costruire, il Piano consentirà di insediare piccole attività produttive legate al bosco e alla sua filiera.
IL COMMENTO
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