economia

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Primo consiglio di amministrazione per il nuovo amministratore delegato di banca Carige Piero Montani. Si è riunito intorno alle undici nella sede di via cassa di Risparmio. Blindato, fatta eccezione per un fotografo dell'Ansa, l'unico autorizzato a fotografare il nuovo amministratore delegato.


Piero Montani torna nella sua città natale, dove aveva iniziato la carriera nel Credito Italiano. Montani proviene dalla Popolare di Milano dove ricopriva la carica di ad. Al centro del cda la discussione del piano industriale, che deve indicare come realizzare il rafforzamento patrimoniale da 800 milioni chiesto da Banca d'Italia.


All'attenzione del nuovo ad anche le pratiche relative a fidi per circa un miliardo che secondo l'istituto di Vigilanza sarebbero stati concessi senza le dovute cautele a un ristretto gruppo di noti imprenditori sotto la guida del precedente management. Sulla vicenda ha aperto un fascicolo anche la Procura di Genova. Propri ieri, la Guardia di Finanza si è recata presso la sede dell'istituto per acquisire documenti su richiesta dei pm Nicola Piacente e Silvio Franz.

Anche il presidente della giunta regionale Claudio Burlando commenta l'esordio di Piero Montani: "è un genovese che non conosco, ma che gode di ampia stima e ha il gradimento di Banca d'Italia. La sua nomina rientra in una logica mangeriale, senza lavoro di tipo politico, che auspico si possa ripetere anche con la nomina dei futuri vertici della fondazione".

Intanto, nell'ambito del crack Nucera, anche i quattro ex dirigenti del Banco d'Alba e del Banco San Giorgio (ora Bre Banca), indagati dalla Procura di Savona nell'ambito dell'inchiesta sul crac Geo dell'imprenditore Andrea Nucera (tutt'ora latitante), si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

Stessa cosa avevano fatto anche Giovanni Berneschi, Mario Cavanna e Achille Tori. Tra i convocati dai pm manca all'appello ancora Ennio La Monica, direttore generale di Banca Carige.