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Ancora una sconfitta beffa per il Follo superato questa volta dall'Oleggio.

La cronaca di questa terza partita consecutiva con una delle corazzate del girone, si potrebbe parlare di un match che ricalca quasi alla perfezione la sfida dell’ottavo turno contro il 7laghi Gazzadaschianno: quasi 40’ in equilibrio, con la vittoria che sfuma per una manciata di azioni sbagliate (75-81 il finale) nelle ultime fasi della gara. Oleggio mette sul parquet più sangue freddo e capacità di concretizzare, forte anche della consolidata esperienza di alcuni dei suoi giocatori, con trascorsi importanti nelle serie maggiori.


Ci manca la gestione e anche un pizzico di fortuna – ha commentato coach Danilo Gioan nel postpartita - , e ci siamo trovati davanti alcuni giocatori anche ex serie A, che ci hanno puniti. Serve qualcosa in più nel momento cruciale, troppe palle perse e scelte sbagliate che alla fine hanno condizionato il risultato”. Fin dalle prime battute, il match e’ in perfetto equilibrio e procede a ritmi scoppiettanti, con un testa a testa spettacolare: le due formazioni si fronteggiano con l’Oleggio, trascinato da Federico Ferrari, autore di tre bombe nei primi minuti di gioco, che riesce a staccare gli avversari (17-21). L’intensità’ e’ altissima, e il Follo risponde prontamente con Marchetti e Casettari, chiudendo la frazione sul 24-24. I biancocelesti sono decisi a vendere cara la pelle, e nonostante qualche errore di troppo al tiro, reggono l’urto avversario. Nel terzo quarto, Marchetti segna il canestro del sorpasso (54-53), Oleggio tallona; nell’ultima frazione il Follo arriva fino al +5 (72-67), ma i piemontesi non ci stanno e passano ad un micidiale contrattacco, con Negri spina nel fianco dei locali che buca il retino a ripetizione con una serie di penetrazioni in area fulminanti. Tutto viene deciso nell’ultimo minuto: sul 75-77, quando la vittoria e’ ancora alla portata, il team di Gioan non riesce più trovare la via del canestro, punito da una alcuni errori veniali e Biganzoli e Remonti, mandati in lunetta dal fallo sistematico, hanno il sangue freddo per chiudere il conto.